La testimonianza di sr. Regina, delle Suore della Riparazione: "Bambini e anziani soffrono nelle foreste senza aiuti umanitari perché le strade sono bloccate dai militari. La leva obbligatoria serve a procurarsi scudi umani per costringere i ribelli a uccidere propri connazionali. Le nostre consorelle restano accanto alla gente, camminando con loro, anche tra lacrime, pericoli e dolori".
Nello Stato indiano scosso dalle violenze etniche il governo locale annuncia che quest’anno domenica 31 marzo sarà un giorno lavorativo, prendendo a pretesto la chiusura dell'anno fiscale. Ma dopo le proteste dei cristiani (che sono oltre il 40% della popolazione) ritorna sui suoi passi
In sette giorni tre attacchi hanno colpito i progetti infrastrutturali in Pakistan finanziati da Pechino. Il premier Shehbaz Sharf dovrebbe recarsi in Cina il prossimo mese per consolidare l'agenda economia ma è probabile che il lancio di nuovi progetti subirà un arresto, sostengono gli analisti. Nonostante l'ultimo attentato suicida non sia stato rivendicato, diversi gruppi hanno motivi per colpire i cinesi.
Francesco ha dedicato al pianto di Pietro l’omelia della Messa crismale, pronunciata personalmente nella basilica vaticana. "Nella vita spirituale chi non piange regredisce, invecchia dentro, mentre chi si commuove davanti a Dio matura". Questo pomeriggio con le detenute del carcere di Rebibbia la Messa in Coena Domini con la lavanda dei piedi
Il conflitto con Hamas e la questione degli ostaggi è uno dei “temi sensibili”, ma non l'unico. Da Gerusalemme - all'indomani della lettera di papa Francesco ai cristiani della Terra Santa - il vicario patriarcale per Israele ricorda le tensioni intorno al servizio militare per gli ultra-ortodossi, la violenza nella società araba, il crescente antisemitismo all’estero. Anche l’isolamento politico aggiunge “sofferenza su sofferenza”. "Come cristiani evitiamo di farci trascinare nei discorsi d'odio".
Il presidente cinese rassicura sugli "ampi spazi di sviluppo" anche per le aziende degli Stati Uniti, preoccupate per le implicazioni delle maglie sempre più strette imposte dalle leggi sulla "sicurezza nazionale" e dalla crisi dell'economia cinese. Intanto Pechino stessa pianifica solo "opzioni nazionali" per i sistemi operativi dei computer e dei server governativi.