È il dramma della guerra nella terra di Gesù (e nella "martoriata Ucraina") ad accompagnare la Settimana Santa. Tra i fedeli presenti oggi all'udienza generale, Bassam Aramin e Rami Elhanan, padri israeliano e palestinese che hanno entrambi perso le figlie. "Non guardano all'inimicizia della guerra", ha detto il pontefice. In una lettera la vicinanza ai cattolici della Terra Santa: "Grazie perché sapete sperare contro ogni speranza".
La Commissione cattolica per il dialogo interreligioso ha promosso insieme alle altre minoranze un Iftar, la cena della rottura del digiuno. L'arcivescovo Benny Mario Travas: "Testimonianza dei valori di compassione, empatia e rispetto reciproco che ci legano tutti".
Ma Ying-jeou farà tappa nella capitale cinese e visiterà anche altre province. Il viaggio cadrà alla vigilia dell'insediamento di Lai Ching-te, osteggiato da Pechino come "indipendentista". Il Kuomintang spera che la visita possa abbassare le pressioni attraverso lo Stretto e favorire uno scambio pacifico.
Inaugurata nel fine settimana a sud della capitale la prima cappella dedicata al patrono della Confederazione svizzera e alla moglie Dorotea. Esso si trova nel convento di Notre-Dame de la Plaine, casa di riposo appartenente ai greco-melkiti. Eremita del XV° secolo, egli ha salvato la propria patria dalla guerra civile e le ha saputo istillare il valore fondante: la neutralità.
La cellula dell'Isis della regione tra l'Afganistan e l'Asia Centrale vede la Russia come principale sostegno ai suoi due peggiori nemici, i regimi di Kabul e Teheran. Mentre in Tagikistan il presidente Rakhmon stigmatizza l'alto numero di tagiki tra i miliziani, ma secondo i suoi oppositori la loro radicalizzazione sarebbe l'effetto dei suoi vent'anni di repressione.
Per p. Romanelli “qualcosa si muove” nel pantano della diplomazia internazionale, ma serve una tregua “effettiva” e un “aiuto umanitario”. Il voto ieri all’Onu un passo positivo, ma va accompagnato dall’ingresso di cibo e medicine e dal blocco dell’invasione a sud della Striscia. Misto di “gioia e amarezza” per le celebrazioni della Settimana Santa.