13/06/2017, 09.10
ISRAELE - PALESTINA
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Israele riduce la fornitura elettrica a Gaza. Le autorità palestinesi si accusano l’un l’altra

Autorità nazionale palestinese accusa Hamas di non rimborsare le spese e preme per riaprire dialogo sull’unità. Ministro israeliano: “Non pagheremo le bollette della luce di Gaza”. Peggiora la crisi umanitaria.

Gaza (AsiaNews/Agenzie) – Israele ha annunciato che ridurrà del 40% l’elettricità alla Striscia di Gaza come risposta alla decisione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) di pagare il 60% del suo costo di 40 milioni di shekel (11,19 milioni di dollari).

La fornitura di luce potrebbe scendere di ulteriori 45 minuti su una media attuale di quattro ore al giorno.

Le spese elettriche di Gaza sono sostenute da tasse palestinesi raccolte da Israele, che non contratta in modo di diretto con l’autorità della Striscia, da essa considerata terrorista.

La decisione di ridurre il pagamento a Tel Aviv è spiegata dall’Anp con l’accusa ad Hamas di essere manchevole nel rimborsare la fornitura energetica. Il portavoce Tareq Rashmawi ha aggiunto anche che l’Anp insiste che Hamas accetti di prendere parte alle iniziative di unità del presidente Mahmoud Abbas, fra cui le prime elezioni parlamentari e presidenziali in più di un decennio: “[Hamas] deve passarci le responsabilità degli istituti governativi in Gaza così che il governo possa provvedere con i suoi migliori servizi per il nostro popolo a Gaza”.

Da parte sua, il governo israeliano ha deciso durante un incontro del gabinetto di sicurezza che Israele non avrebbe coperto le spese d’elettricità. Gilad Erdan, ministro alla pubblica sicurezza, ha definito una “situazione impossibile” che gli israeliani paghino “la bolletta elettrica di Gaza”.

Hamas, nella persona del portavoce Fawzi Barhoum risponde che l’Anp “avrà la responsabilità del grave deterioramento della situazione sanitaria e ambientale di Gaza”.

Le linee elettriche israeliane sono le uniche affidabili nella Striscia, dopo che la sola centrale nel territorio è stata chiusa per mancanza di carburante. Anche una centrale egiziana, che fornisce energia a Gaza, ha continui problemi tecnici.

Questo mese, la Croce rossa internazionale (ICRC) e l'Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) hanno messo in guardia sul rischio di una crisi in piena regola qualora la situazione a Gaza continui in questa traiettoria.

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