17/06/2008, 00.00
VATICANO-VIETNAM
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Rapporti diplomatici e beni della Chiesa negli incontri della delegazione della Santa Sede a Hanoi

Al rientro dei rappresentanti del Vaticano, un comunicato riferisce che si è parlato anche di nomine dei vescovi, libertà religiosa e contributo della comunità cattolica alla diffusione di una cultura della solidarietà ed all’educazione morale delle future generazioni. A La Vang un ostensorio inviato da Benedetto XVI.
Città del Vaticano (AsiaNews) – L’inizio “al più presto” dei lavori del Gruppo di lavoro, incaricato di definire tempi e modalità della normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Santa Sede e Vietnam è uno dei risultati di maggior rilievo della visita compiuta dal 9 al 15 di questo mese nel Paese del sudest asiatico da una delegazione vaticana formata da mons. Pietro Parolin, sottosegretario per i rapporti con gli Stati, mons. Luis Mariano Montemayor, consigliere di nunziatura in segreteria di Stato, e mons. Barnabé Nguyên Phuong, capo ufficio della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Lo evidenzia un comunicato diffuso oggi dalla Santa Sede, secondo il quale i rappresentanti vaticani hanno anche affrontato con le autorità governative, in particolare con l’ufficio per gli affari religiosi, presieduto da Nguyên Thê Doanh “in un clima franco e cordiale” temi cruciali per la vita della Chiesa, come “le nomine episcopali, la graduale restituzione all’uso ecclesiastico delle proprietà a suo tempo nazionalizzate, l’applicazione della normativa sulla libertà religiosa, il contributo dei cattolici alla promozione umana, alla diffusione di una cultura della solidarietà verso i ceti più deboli della popolazione e all’educazione morale delle future generazioni”.
 
La delegazione è stata ricevuta anche dal vice-primo ministro e ministro degli Affari Esteri, Pham Gia Khiem, “con il quale ha avuto uno scambio di opinioni sull’attualità internazionale. In riferimento, soprattutto, al seggio di membro non-permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU che il Viêt Nam occuperà per la prima volta dal prossimo mese di luglio, si sono rilevati il ruolo sempre più importante che il Paese sta assumendo nella comunità delle Nazioni e nel contesto regionale e le prospettive di collaborazione con la Santa Sede per la pace e lo sviluppo, spirituale e materiale, del mondo. Non si è mancato di sollevare poi il tema dell’auspicata normalizzazione delle relazioni bilaterali, in vista della quale è previsto che il Gruppo di Lavoro, incaricato di definire tempi e modalità, inizi al più presto i suoi lavori. I suddetti argomenti sono stati oggetto di colloquio anche con il Vice-Presidente della Commissione per gli Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista del Viêt Nam, Sig. Nguyên Huy Quang”.
 
Con il presidente del Comitato popolare di Hanoi, Nguyên The Thao, la delegazione ha parlato anche degli “avvenimenti che hanno visto coinvolti numerosi fedeli dell’Arcidiocesi alla fine dell’anno scorso e all’inizio del 2008”. Si tratta delle cosiddette preghiere di protesta con le quali i cattolici della capitale hanno pacificamente chiesto la restituzione del complesso della ex nunziatura. Al riguardo, informa il comunicato vaticano “si è riflettuto – come si è fatto in varie altre occasioni – sulla convenienza di continuare a rasserenare il clima, astenendosi da misure che possano ottenere effetti contrari, ed a proseguire nel dialogo tra le istanze interessate, alla ricerca di soluzioni adeguate che tengano conto delle esigenze della giustizia, della carità e del bene comune. Il sig. The Thao, che è l’equivalente del sindaco della capitale, ha auspicato vivamente che la comunità cattolica partecipi attivamente alla preparazione dei festeggiamenti del millenario di Hà Nôi, che si terrà nel 2010”.
 
Alle autorità locali della provincia di Quang Tri la delegazione “ha espresso gratitudine per la decisione di restituire all’uso della Chiesa il terreno che circonda il Santuario mariano di La Vang e la volontà di affrontare, insieme all’Arcidiocesi di Huê, i problemi che rimangono per la sua effettiva messa in esecuzione. Infine, la Delegazione ha visitato le circoscrizioni ecclesiastiche di Đà Lat e Huê, in quel clima di fede viva e di profonda comunione ecclesiale che suole caratterizzare tali incontri, e ha concelebrato l’Eucaristia con i presuli di Đà Lat, My Tho, Nha Trang e Huê, ricevendo manifestazioni di profondo affetto e fedeltà al Santo Padre. Particolarmente toccante è stata la visita e la S. Messa al Santuario mariano di La Vang. La Delegazione ha lasciato al Santuario un artistico ostensorio, quale omaggio del Papa Benedetto XVI, e ha pregato, insieme a tutti i convenuti dall’Arcidiocesi di Huê, da altre Diocesi del Viêt Nam e anche dall’estero, affinché quel luogo tanto caro ai cattolici vietnamiti e venerato anche dai non-cattolici possa diventare sempre più un centro di unità e di riconciliazione per tutti gli abitanti dell’amato Paese, senza distinzioni di natura etnica, religiosa o politica”.
 
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