15/12/2008, 00.00
VIETNAM
Invia ad un amico

Ora tocca a Vinh Long: si abbatte un monastero per fare un parco

di J.B. An Dang
Come già accaduto per la ex delegazione apostolica ed il terreno della parrocchia di Thai Ha, le autorità locali prima tentano di cedere a privati beni dei quali si sono impadronite, poi, davanti alle proteste, ne fanno un parco.
Hanoi (AsiaNews) – Dopo la ex delegazione apostolica e Thai Ha, ora tocca al monastero di San Paolo di Vinh Long, delle suore della carità di San Vincenzo De Paoli, ad essere abbattuto (nella foto), per farne un parco pubblico. Appropriarsi di beni ecclesiastici e trasformarli in parchi sembra stia diventando una linea politica delle autorità vietnamite, O magari una vendetta, perché le proteste dei cattolici non hanno consentito di concedere a privati quei terreni.
 
L’annuncio della nuova destinazione del terreno del monastero distrutto è stato dato dal Comitato del popolo della provincia di Vinh Long nel corso di una conferenza stampa, tenuta il 12 dicembre. L’annuncio ha fatto seguito alle consuete accuse di questi casi contro le suore. Esse “sfruttano la libertà religiosa per ispirare proteste contro lo Stato della Repubblica socialista del Vietnam e di conseguenza danneggiare l’unità del popolo”.
 
L’attacco governativo è arrivato dopo l’inizio delle proteste delle suore, che a maggio avevano saputo del progetto del governo locale di trasformare il loro monastero in un albergo a cinque stelle.
 
In una lettera del 18 maggio, indirizzata a sacerdoti, religiosi e laici, il vescovo di Vinh Long, Thomas Nguyen Van Tan ripercorreva la storia della controversia. “Il 7 settembre 1977 – scriveva – può essere visto come il giorno del diasastro per la nostra diocesi”. “Quel giorno le autorità locali hanno mobilitato le loro forze di sicurezza per bloccare e assalire il Collegio della Santa Croce, il monastero di San Paolo ed il seminario maggiore. Poi si sono impadroniti delle proprietà ed hanno arrestato coloro che si occupavano degli edifici. Io stesso – sottolineava il vescovo – sono stato uno degli arrestati”.
 
“Invano, in seguito, rappresentanti del superiore provinciale delle Suore della carità di San Vincenzo De Paoli e l’ufficio del vescovo hanno inviato petizioni alle autorità locali e nazionali. Ad esse non è mai stato risposto”. “Recentamente – proseguiva la lettera – il governo locale ha emanato un decreto per costruire un albergo su un terreno di 10.235 metri quadrati di proprietà delle suore”.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Le suore di Vinh Long, vogliamo che siano rispettate giustizia e verità
04/11/2009
Nuova direttiva di Hanoi sui beni della Chiesa: niente sarà restituito
08/01/2009
Chiedono giustizia i cattolici vietnamiti perseguitati dalle autorità
05/01/2009
Protesta il vescovo di Vinh Long per la demolizione di un convento
02/11/2009
Vescovo di Vinh Long: il governo dimostri che protegge le religioni
07/01/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”