11/12/2009, 00.00
INDIA
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Estremisti indù bruciano una chiesa nell’Andhra Pradesh

di Nirmala Carvalho
Attacco alla chiesa evangelica Jesus Lights Manna nel villaggio di Metpally. La polizia ha arrestato il locale leader del Bharatiya Janata Party e alcuni militanti del Rashtriya Swayamsevak Sangh. Il Global Council of Indian Christians ha registrato 21 attacchi contro luoghi di culto cristiani nello Stato.
Hyderabad (AsiaNews) – Estremisti indù hanno dato fuoco ad una chiesa evangelica nel villaggio di Metpally, distretto di Karimnagar nell’Andhra Pradesh. A darne notizia è il Global Council of Indian Christians (Gcic) . L'attacco è avvenuto nelle prime ore dell’8 dicembre.
 
Secondo fonti locali un gruppo di militanti del movimento indù Rashtriya Swayamsevak Sangh e di sostenitori del Bharatiya Janata Party (Bjp) si è presentato verso le 2 di mattina presso la Jesus Lights Manna Church di Metpally. Dopo aver cosparso l’edificio di combustibile lo hanno dato alle fiamme. Nell’incendio buona parte della chiesa è rimasta danneggiata. Un primo rapporto sui danni riferisce che porte d’ingresso, finestre, altare, impianto di amplificazione sono andati in cenere insieme a bibbie e libri liturgici.
 
Il pastore Mengu Elia, informato dell’incendio da alcuni testimoni verso le 4, ha presentato denuncia contro alcuni estremisti indù alla stazione di polizia del villaggio. In 24 ore gli agenti hanno arrestato il leader locale del Bjp, Gangaram, insieme ad altre persone coinvolte nel rogo.
 
L’incidente di Metpally è avvenuto mentre nella regione era in corso lo sciopero di 48 ore indetto dal Telangana Rashtra Samiti (Trs) per sostenere la richiesta di indipendenza della regione del Telangana dall’Andhra Pradesh (vedi AsiaNews, 10/12/2009, “Al via il Telangana, un nuovo Stato dell’India”).
 
Il Gcic afferma che la coincidenza ha fornito un iniziale alibi agli estremisti indù poiché in un primo momento l’attacco alla Jesus Lights Manna Church era stato attribuito alle frange più estreme del movimento separatista del Telangana.
 

Sajan K George, presidente nazionale del Gcic, ricorda che la sua organizzazione “ha documentato 21 casi di attacchi contro i cristiani nello Stato dell’Andhra Pradesh”. Molti di essi sono rivolti contro le abitazioni di pastori adibite a chiese fra le  confessioni evangeliche "senza denominazione", a cui aderiscono soprattutto dalit. “Gli immobili vengono distrutti – racconta Sajan K George - , i fedeli picchiati e spesso trattenuti per ore presso le stazioni di polizia mentre fuori i fondamentalisti indù urlano slogan devozionali”. Secondo il presidente del Gcic nell’Andhra Pradesh “la sicurezza dei luoghi di culto deve essere assicurata” perchè la “vulnerabile minoranza cristiana” è bersaglio di attacchi continui. 

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