14/09/2006, 00.00
turchia - vaticano
Invia ad un amico

Vicario dell'Anatolia: Le parole del Papa strumentalizzate dai nazionalisti islamici

Le frasi del pontefice, staccate dal contesto, hanno rinfocolato un fuoco di critiche contro la visita di Benedetto XVI in Turchia. Per mons. Padovese non vi sono problemi di sicurezza: dal giorno dell'uccisione di don Andrea Santoro, tutti i sacerdoti hanno un poliziotto come guardia del corpo.

Trabzon (AsiaNews) - Mons Luigi Padovese , vicario apostolico dell'Anatolia, si aspettava tutta la serie di critiche e anatemi da parte islamica in Turchia: "Dopo aver sentito le parole del papa alla televisione italiana, tenendo presente il clima creato da alcuni giornali nazionalisti islamici, ero certo che sarebbe scoppiata questa bomba mediatica". Già stasera, dopo le dichiarazioni di Ali Bardakoglu, presidente degli Affari religiosi della Turchia, che ha definito "odiose" le parole del papa a proposito del jihad e della violenza islamica a Regensburg, vi sono trasmissioni televisive tutte focalizzate a criticare papa, Vaticano, cristiani.

AsiaNews ha raggiunto mons. Padovese nella chiesa di Santa Maria a Trabzon, nel luogo preciso dove è stato ucciso don Andrea Santoro lo scorso febbraio. "Le parole del papa - dice - vengono estrapolate; slegate dal contesto in cui egli le ha dette, vengono poi strumentalizzate.  Già il fatto che nel suo discorso, il papa abbia usato la parola 'Costantinopoli' e non 'Istanbul', è l'occasione per alcuni media di dire che fra i cristiani c'è la voglia di ritornare al passato, all'impero bizantino!".

Benedetto XVI si dovrebbe recare in Turchia a fine novembre. "Anche se vi sono pressioni perché il papa chieda scusa, o addirittura si cancella la sua visita, penso che il Santo padre seguirà il programma come è già preparato", ha affermato mons. Padovese. "I media nazionalisti islamici aspettavano solo l'occasione per fare un polverone e far crescere le critiche a questo viaggio.

Il clima era già caldo e ostile. Le frasi del papa, staccate dal contesto, rinfocolano un incendio che già esiste. È stato solo un motivo in più per dare un giudizio negativo alla presenza del papa in Turchia. Peccato che qui, pur essendoci tanta gente equilibrata, non ha voce e tace per paura e intimidazione". Secondo il vicario dell'Anatolia, è probabile che " tutto questo can can mediatico durerà ancora per qualche giorno". Alla domanda se teme delle reazioni violente contro i cristiani,

mons. Padovese ha risposto: "Dal giorno in cui è stato ucciso don Andrea Santoro, noi sacerdoti abbiamo ancora la scorta di polizia; non penso perciò che vi saranno dei problema. Certo, dobbiamo usare un po' di prudenza".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa: cresca nei cristiani la coscienza di essere tutti missionari
05/05/2007
Il Papa in Turchia, "peserà" su ecumenismo, rapporti con l'islam e diritti umani
29/09/2006
I vescovi turchi confermano, il viaggio di Benedetto XVI si farà
18/09/2006
A rischio il viaggio del papa in una Turchia che perde sempre più la sua laicità
17/09/2006
Il papa in Turchia è lo stesso di Regensburg
05/12/2006


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”