25/06/2007, 00.00
PAKISTAN
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Minoranze al governo: bandite la “moschea rossa” ed i suoi imam

di Qaiser Felix
Il presidente dell’All Pakistan Minorities Alliance ha spiegato che, se non si fermano estremismo e talebanizzazione, il Paese rischia di divenire un nuovo Afghanistan.
Peshawar (AsiaNews) – L’All Pakistan Minorities Alliance ha chiesto ieri al governo di bandire la Jamia Hafsa – la “moschea rossa” del Paese – e di intraprendere delle azioni legali contro i religiosi islamici coinvolti nel rapimento illegale di donne e stranieri.
 
Parlando nel corso di un incontro con i rappresentanti delle varie minoranze pakistane, il presidente dell’Apma Shahbaz Bhatti ha sottolineato: “Questi elementi terroristi spaventano le minoranze, le nostre figlie ed i nostri figli. Se l’estremismo e la talebanizzazione non vengono fermati, il Pakistan potrebbe divenire come l’Afghanistan”.
 
Gli scontri fra la popolazione pakistana e la Jamia Hafsa nascono proprio dalle richieste di “islamizzare” ancora di più il Pakistan. I dirigenti delle istituzioni religiose islamiche hanno più volte dichiarato di “essere pronti per dare vita alla sharia nel Paese, se necessario anche con la forza”.
 
Lo scorso marzo, le studentesse della madrassa hanno attaccato una presunta casa di piacere della capitale pakistana ed hanno sequestrato due donne, accusate di esserne le tenutarie. Le due donne sono rilasciate solo dopo aver firmato un documento in cui ammettevano di “aver tenuto un comportamento anti-islamico”.
 
In un secondo momento, i leader della moschea hanno chiesto una fatwa contro l’islam moderato, “la principale causa di oscenità nel Paese” ed hanno minacciato il governo: “Applicate la nostra legge, o lo faremo noi con ogni mezzo a disposizione”.
 
La Jamia Hafsa ed i suoi affiliati, ha aggiunto Bhatti, “sfidano apertamente il governo: rapiscono donne, stranieri e servitori dello Stato ma vengono incoraggiati e non affrontati. Questi gruppi hanno interpretato male l’islam e minano i diritti fondamentali dell’individuo”.
 
Inoltre, le minoranze sono minacciate ancora da “leggi oscure” che ne minano i diritti: “Le Ordinanze Hudood [di ispirazione coranica ndr] pendono sulle nostre teste come una spada di Damocle, e le leggi sulla blasfemia vengono ancora usate per motivi personali, facendo finire in galera persone innocenti”.
 
Chi considera le minoranze come settori inferiori della popolazione, ha concluso, “deve mettersi bene in testa che i nostri padri fondatori hanno fatto grandi sacrifici per la creazione di un Paese in cui tutti hanno eguali diritti. Non permetteremo a degli estremisti religiosi di prendere in ostaggio il Pakistan, ed imporre così la loro visione estremista all’intera società”.
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