31/07/2007, 00.00
THAILANDIA
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Sirikit: monaci buddisti per portare pace nell’insanguinato meridione

di Weena Kowitwanij
Su progetto della regina, 347 monaci tornano in centinaia di templi nel sud del Paese abbandonati per le violenze dei secessionisti islamici. Vogliono portare pace e solidarietà tra la popolazione afflitta da anni di morti e di guerra civile.

Bangkok (AsiaNews) – Ripopolare i templi buddisti delle province meridionali, per dare un esempio e una guida morale alla comunità buddista Thai, provata da anni di violenza e di guerra con i separatisti islamici della zona. E’ il progetto della regina Sirikit di Thailandia, che ha chiesto ai monaci buddisti di tutto il Paese di risiedere nei monasteri del sud durante la Quaresima Buddista (il periodo di 3 mesi, dal 30 luglio durante la stazione delle piogge, nel quale i monaci non vanno in giro ma si fermano in un monastero).

Già 347 monaci hanno accolto l’invito e sono andati nei 266 templi che erano stati abbandonati per la crescente violenza, che spesso si è rivolta contro gli stessi monaci visti quale simbolo della maggioranza buddista della popolazione. Nella provincia di Yala in questi anni sono stati distrutti 43 templi, in Pattani 81 templi e 7 monasteri e in Narathiwat 71 templi e 16 monasteri. I monaci rimasti si sono concentrati nei templi delle città. In molte zone i monaci sono potuti andare in giro per chiedere l’elemosina solo accompagnati da polizia e soldati, per impedire i frequenti attentati omicidi.

Il Patriarca supremo buddista, Somdej Phrayannasungwom Sakolmahasungkaparinayok, osserva che “la fede che porta la carità, l’ascolto dei sermoni, la preghiera, portano significato e misericordia e rendono ognuno pieno di gioia e di pace”.

Phra Phibhithammasoontom, rettore del tempio Soontomprachatham nella provincia Pattani, dice che “l’incoraggiamento della Regina è rimasto nella mente di oltre 300 monaci, che sono andati volontari nei templi delle province meridionali da anni flagellate dalla violenza. Vorrei raccomandare a ogni fedele di agire con animo retto durante questa Quaresima Buddista e di iniziare a cambiare per rendere migliore la sua vita”.

Tra i volontari c’è il monaco Phra Somchai Kitiwuthto, che è andato al tempio Narathiwas. “Evangelizzare secondo gli insegnamento del Buddha e incoraggiare la fede – dice – è la missione del monaco buddista. La violenza non è una riposta ai problemi, i Dhamma (gli insegnamenti buddisti) debbono aiutare a portare solidarietà tra tutti i Thai”.

Tra la popolazione di 62,8 milioni di persone, il 95% è buddista e il 4% islamico ma concentrato nelle tre province meridionali. I gruppi ribelli chiedono la secessione dal Paese. Dal 2004 ci sono stati oltre 2.200 morti.

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