In sette giorni tre attacchi hanno colpito i progetti infrastrutturali in Pakistan finanziati da Pechino. Il premier Shehbaz Sharf dovrebbe recarsi in Cina il prossimo mese per consolidare l'agenda economia ma è probabile che il lancio di nuovi progetti subirà un arresto, sostengono gli analisti. Nonostante l'ultimo attentato suicida non sia stato rivendicato, diversi gruppi hanno motivi per colpire i cinesi.
In un posto dove 1832 persone sono già in prigione per motivi politici, la nuova legge sull’articolo 23 serve solo “ad ammantare l’ingiustizia con un velo di legittimità”, come scriveva già qualche mese fa Chow Hang-tung, in carcere per aver ricordato i morti di piazza Tiananmen. La vera risposta è non dimenticarsi questa Cina dietro le sbarre, a Hong Kong come nella Repubblica popolare
Le notizie di oggi: tribunale di Bangkok condanna uomo d’affari cinese e tre complici per aver gestito un circuito di madri surrogate. Accordo fra Fmi e Islamabad per lo stanziamento di una prima trance di 1,1 miliardi di dollari. Aramco aumenterà la produzione di gas del 60%. Due attivisti pro minoranze vietnamiti condannati al carcere per “abuso di libertà democratiche”.
Almeno sei morti e numerosi feriti in diversi episodi a Pechino, a Shenyang e in una scuola nella provincia di Zhejiang. Le autoirtà non hanno diffuso dettagli ma le immagini sono ampiamente circolate in rete. Diversi commentatori sul web attribuiscono i gesti alla rabbia contro la società creata dalle questioni economiche.
Le notizie di oggi: almeno 15 palestinesi uccisi in un raid israeliano al campo profughi di Nuseirat. In India i serbatoi di acqua segnano i livelli più bassi degli ultimi cinque anni. Pyongyang lancia razzi “super-large” capaci di colpire Seoul. Abitanti di un villaggio in Laos accusano azienda cinese di inquinare il Mekong.
Tutti i parlamentari intervenuti per dichiararsi espressamente a favore della legge sull’articolo 23, che prevede il carcere a vita contro le "insurrezioni" e poteri eccezionali per la polizia. Entrerà in vigore dal 23 marzo. Una prova di forza del capo del governo locale John Lee che dopo l'approvazione dichiara: “Giornata storica, ci proteggerà dalle rivoluzioni colorate. Ci deve essere un Paese, prima di due sistemi”.