Conferenza Internazionale anti-terrorismo a Bali

Bali (AsiaNews) -  Ministri e rappresentanti di 33 nazioni si riuniscono oggi e domani per una Conferenza anti-terrorismo, voluta dall'Australia e dall'Indonesia. La scelta della sede, il Bali Grand Hyatt Beach Resort è piuttosto simbolica: il 12 ottobre 2002 a Bali, 202 persone sono state uccise in due attentati terroristi a due night club.

Il presidente indonesiano Megawati Sukarnoputri, introducendo l'incontro, ha detto che l'Indonesia ha prodotto più terroristi di qualunque altra nazione al mondo, e ha promesso che il personale di sicurezza indonesiano non smetterà mai la loro caccia. Il presidente ha espresso anche preoccupazioni per possibili futuri attacchi.

Il Ministro australiano Alexander Downer ha annunciato la nascita a Jakarta di un centro trans-nazionale per addestramento antiterrore. Il capo della Polizia di Bali, Ispettore Generale Made Mangku Pastina, ha detto che i programmi prevedono "educazione legale, disinnesco di bombe, preparazione di forze di intervento a sabotaggi e a crisi di ostaggi". Il centro sarà sostenuto da Australia e Indonesia.

La priorità della Conferenza è come combattere i gruppi terroristi legati ad Al Qaeda. Fra questi vi è la Jemaah Islamiyah (JI), con circa 2 mila membri in tutto il sud-est asiatico, che ha facilità di reclutare nuovi membri fra musulmani integristi. Fino ad ora, i tentativi di smobilitare l'organizzazione hanno avuto poco successo. Parlando ai delegati, fra cui John Ashcroft, Procuratore generale USA, Downer ha precisato: "Con la cattura e la detenzione di circa 200 membri, abbiamo distrutto la rete della JI, ma non l'abbiamo ancora resa innocua. I punti chiave dell'organizzazione sono ancora liberi e la JI è ancora impegnata nella sua causa. Essa lo sarà ancor per lungo tempo… usando false identità, riciclo di denaro sporco, frode e estorsioni nel commercio".

Rodolfo Mendoza, rappresentante delle Filippine ha commentato: "Rimane sempre il loro fanatismo. Questo non cambierà. Stanno aspettando il giorno di un ritorno alla grande. Vogliono superare quanto è successo l'11 settembre".

La conferenza vuole rilanciare la cooperazione fra I paesi per raccogliere informazioni e offrire ai paesi in via di sviluppo degli aiuti contro il terrorismo. L'Australia e l'Indonesia hanno firmato oggi un accordo per lo scambio di informazioni finanziarie atte a combattere il riciclaggio di denaro sporco. (MH)