La Conferenza Episcopale offre la sua sede per i negoziati di pace

Manila (AsiaNews) – La sede della Conferenza Episcopale filippina ha aperto le porte per ospitare i colloqui di pace tra il Nuovo Fronte Democratico delle Filippine (NDFP, una sigla che riunisce vari partiti e movimenti di guerriglia comunisti) e il governo (GRP) "per il contributo della chiesa alla pace nel paese", ha detto ad AsiaNews mons. Hernando Coronel. Questa è la prima volta che i negoziati di pace vengono intrapresi sul suolo filippino. Precedenti colloqui si sono svolti all'inizio dell'anno a Oslo (Norvegia), con il governo norvegese come mediatore. Questo è il primo passo verso una conclusione possibile degli scontri che affliggono il paese da decenni.

In una conferenza stampa svoltasi il 15 aprile presso l'Ufficio per le Comunicazioni, il prof. Carlos Medina, rappresentante del governo, ha ufficialmente annunciato la convocazione del Segretariato Congiunto del Comitato per il Monitoraggio Congiunto (JMC). "L'incontro organizzativo, di formazione e operazione del JMC è una delle più importanti innovazioni dei primi colloqui formali tra il GRP e il NDFP. La sua formazione segue l'applicazione dell'Accordo Globale per il Rispetto dei Diritti Umani e della Legge Umanitaria Internazionale (CARHRIHL)", dice il comunicato. L'accordo è stato firmato nel marzo 1998, ma non è stato ancora attuato da entrambe le parti. Il JMC non solo segue i colloqui, ma riceve denunce di violazioni ai diritti umani e alla legge umanitaria internazionale. I membri del comitato per il monitoraggio rappresentano entrambe le parti. Il prof. Medina e Fidel Agcaoili del NDFP presiedono il comitato.

Mons.Julio Labayen, OCD, vescovo emerito della diocesi di Infanta, ha detto ad AsiaNews: "Credo che l'accordo possa essere fruttuoso finché la popolazione lavora per realizzarlo. C'è speranza per una pace genuina nel paese. Questa speranza di pace, tuttavia, non è solo su una dimensione nazionale", ha aggiunto il vescovo, "c'è una speranza globale di pace, che riguarda tutta la popolazione mondiale". Egli ha espresso la speranza che la pace potrà essere raggiunta perchè la gente sta aprendo gli occhi, si sta assumendo la responsabilità di raggiungere e mantenere la pace, si sta impegnando nel processo di pace.

L'uso della sede  della Conferenza Episcopale Cattolica per i colloqui di pace è stato approvato dal Consiglio Permanente, i vescovi filippini e il Segretario Generale della CBC. (SE)