Dong Lu: la devozione a Maria, segno di unione con il Papa

Pechino (AsiaNews) - Anche quest'anno – come succede da più di 9 anni – ai cattolici cinesi è stato proibito di andare come pellegrini a Dong Lu (Hebei), dove dal 1926 sorge il santuario nazionale dedicato a Nostra Signora della Cina. Fonti di AsiaNews hanno comunicato che la polizia ha avvertito tutti gli abitanti del villaggio di non fare alcuna cerimonia pubblica all'esterno,  e hanno proibito di ospitare cristiani provenienti da altre regioni del Paese. Negli anni passati la festa della Madonna di Dong Lu raccoglieva decine di migliaia di fedeli e centinaia di preti da tutta la Cina.

Un vescovo sotterraneo ha dichiarato che fino a metà maggio solo pochi cattolici sono riusciti ad attraversare il cordone di controllo della polizia. Ma hanno potuto solo pregare di nascosto nelle case e non nel santuario. "È impossibile visitare Dong Lu – ha detto -  perché il personale di sicurezza blocca chiunque viene dall'esterno. E a maggio la sicurezza è ancora più minuziosa".

Nella chiesa, che contiene una grande immagine di Nostra Signora della Cina, col Bambino in braccio, entrambi vestiti in abiti imperiali, hanno potuto radunarsi solo i 2500 cattolici residenti a Dong Lu, appartenenti alla Chiesa ufficiale, guidati dal vescovo coadiutore mons. Su Changshan di Baoding.

Il santuario di Dong Lu è stato istituito dai vescovi della Cina dopo il sinodo di Shanghai (14 maggio – 12 giugno 1924). Il Sinodo ha avuto una grande importanza per l'evangelizzazione in Cina perché ha varato una linea di forte inculturazione e localizzazione della Chiesa. Grazie all'impegno del nunzio di allora, mons. Celso Costantini, Roma accettò di ordinare i primi vescovi cinesi e di cambiare il corso di studi nei seminari, integrando gli studi di teologia dell'occidente cristiano, con la filosofia tradizionale cinese. L'istituzione del santuario di Dong Lu rientra in questo disegno di inculturazione. Nel 1932 Pio XI ha approvato Dong Lu come luogo di pellegrinaggio. Per questo legame con la decisione papale, i cattolici hanno sempre vissuto il pellegrinaggio a Dong Lu anche come espressione di fedeltà alla Santa Sede.

Il sinodo di Shanghai e la sua importanza per la Cina sono stati ricordati in un altro santuario mariano, quello di Sheshan. Nella basilica dedicata a Maria Ausiliatrice, l'8 maggio scorso – festa di Nostra Signora della Cina – si sono radunati 5 mila fedeli. Il vescovo di Shanghai, mons. Jin Luxian, nella sua omelia ha ricordato l'opera di Celso Costantini.