Ankara cancella la visita dell’arcivescovo di Cipro ad Istanbul
È la seconda volta in 4 mesi: l’incontro tra Chrysostomos ed il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, di natura prettamente religiosa, era già stato cancellato dal governo turco a maggio. Preoccupazione tra le minoranze religiose. Arcivescovo di Cipro: “Così Ankara mostra il suo vero volto”.
Istanbul (AsiaNews) – Per la seconda volta in 4 mesi, Ankara ha annullato la visita del nuovo arcivescovo greco-ortodosso di Cipro, Chrysostomos, dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, prevista tra il 17 e 21 agosto. La visita, di carattere prettamente religioso, era già stata cancellata una prima volta dal governo turco nel maggio scorso. Allora le autorità avevano invocato il pretesto del clima pre-elettorale e le possibili conseguenze politiche dell’incontro. La decisione preoccupa le comunità di minoranza: le elezioni del luglio scorso hanno visto la vittoria del premier Recep Tayyip Erdogan, paladino del processo d’ingresso della Turchia nell’Unione Europea e di conseguenza garante dei diritti delle minoranze religiose nel Paese.
 
Intervistato ieri dalla radio greca www.skai.gr, Chrysostomos ha detto che “è diritto della Turchia non  permettere l’ingresso nel proprio territorio a qualunque persona, a dispetto di chi, come noi, vuole credere che essa abbia desiderio di mostrare un volto democratico e liberale, non solo in Europa, ma anche nel resto del mondo”. Con questa decisione “il governo di Ankara ha mostrato il suo vero volto”. Premettendo che “in un primo momento si è pensato di non esasperare i toni”, l’arcivescovo annuncia, invece, “l’intenzione di inviare una lettera alla Santa Sede e al Consiglio mondiale delle Chiese, per metterle a conoscenza dell’accaduto”. L’auspicio è che in questo modo si riesca a “sensibilizzare la comunità internazionale sull’inattendibilità del governo turco in tema di diritti”.
 
L’arcivescovo di Cipro ha poi annunciato che incontrerà il Patriarca ecumenico in un altro luogo per  esprimergli tutta la sua “solidarietà” e portare i suoi “ringraziamenti per il contributo dato alla soluzione di non pochi problemi sorti all’interno della Chiesa greco-ortodossa”. Chrysostomos ha ribadito che “non esistono divergenze tra i greco-ortodossi ed i fratelli turco-ciprioti musulmani” e che il problema vero è nelle “interferenze di Ankara, che blocca qualsiasi tentativo di integrazione delle due comunità nel reciproco rispetto”. (NT)