Estremisti islamici assaltano bar e alberghi “che non rispettano il Ramadan”
Ieri a Bogor una folla di estremisti ha danneggiato caffè e piccoli hotel accusati, a loro dire, di promuovere la prostituzione. La polizia assicura che gli incidenti non si ripeteranno e chiede al governo di bandire le attività dei gruppi radicali come l’Islam Defenders Front.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Attacchi contro locali notturni, caffè e piccoli alberghi accusati di attività immorali, “che non rispettano il Ramadan”, si sono verificati ieri alla periferia di Bogor, nella provincia indonesiana di West Java. Gli episodi rientrano nella più generale campagna che gruppi estremisti islamici stanno conducendo da diversi mesi per l’introduzione della sharia nel Paese musulmano più popoloso al mondo. La provincia è anche quella dove è più violento il sentimento anti-cristiano. 
 
Tra i promotori degli attacchi figurano gli ormai famigerati gruppi Islam Defenders Front (FPI) e Islam Defenders Force (LPI). La folla di estremisti si è radunata la sera del 29 settembre nella zona di Parung per poi marciare verso Bojong; brandendo bastoni, hanno assalito tutte quelle attività commerciali, sospettate – a loro dire – di promuovere la prostituzione. Non vi è notizia di feriti, ma alcuni posti come il Bale Bale cafè e l’hotel Transit hanno riportato gravi danni.
 
Uno dei leader religiosi di Bogor, Ayip, che ha partecipato alle aggressioni, ha giustificato la violenza spiegando che le attività colpite hanno ignorato gli ordini di chiudere durante il mese sacro di Ramadan. “Parteciperò ad un altro raid - ha assicurato - se questi locali rimarranno ancora aperti”.
 
Il capo della polizia di Bogor, Arief Ontowiryo, ha avvertito che i suoi uomini non permetteranno nuovi attacchi a proprietà private. Sui fatti di ieri sono già partite le indagini, ma per ora sembra non esserci nessun sospettato. Sisno Adiwinoto, portavoce della polizia indonesiana, ha invitato i cittadini a sporgere denuncia, “unico modo per catturare i responsabili”. Egli, inoltre, ha suggerito al Ministero degli Interni di dichiarare illegali questi gruppi estremisti per evitare il ripetersi di tali incidenti.
 
Sebbene non esistano leggi a livello nazionale che vietino l’apertura di locali notturni durante il Ramadan, in molte province ne sono state limitate le attività. L’amministrazione di Jakarta, ad esempio, ha vietato di lavorare ad alcuni locali come centri massaggi, nightclub, discoteche e saune.