Comincia l’eruzione del vulcano Kelud, ma la gente non lascia le case
di Mathias Hariyadi
Dopo giorni di allarmi e smentite oggi gli esperti confermano l’inizio dell’eruzione. Dichiarata off limits la zona nel raggio di 10 km dal cratere, ma migliaia di persone rifiutano di abbandonare le proprie case.

Jakarta (AsiaNews) – Una colonna di cenere alta circa 500 metri è uscita nelle prime ore del mattino dal vulcano indonesiano Monte Kelud, provincia di East Java. Sarebbe così confermata l'inizio dell'attesa eruzione, dopo che nel fine settimana si erano rincorsi allarmi e smentite da parte delle autorità.

Gli esperti addetti al monitoraggio del cratere dicono di aver registrato un costante tremore da un'altitudine di 1.731 metri, e un brusco aumento della temperatura fino a 76 gradi Celsius, dati che indicano un’imminente eruzione. Ci si aspetta che la situazione diventi critica già nelle prossime ore.

Il governo provinciale ha stabilito l’evacuazione totale delle terre che si trovano nel raggio di 10 km dal vulcano. Lo scorso 3 novembre migliaia di persone nei villaggi più a rischio – Dawung, Penataran e Modangan - sono dovute partire senza un’adeguata preparazione in seguito a violente scosse sismiche. La popolazione nella zona è di 350mila abitanti. Nonostante la concreta minaccia e gli avvertimenti, però, almeno 25mila persone non vogliono ancora abbandonare le proprie abitazioni, il proprio raccolto e il bestiame. La superstizione è molto radicata tra gli abitanti del posto, i quali credono che se tengono le luci spente e parlano a bassa voce senza usare termini volgari, lo spirito del vulcano si calmerà.