Shanxi, sale a 105 il bilancio dei morti nella miniera Rui Zhiyuan
La polizia cinese ha arrestato questa mattina due dirigenti della miniera, accusati di aver cercato di insabbiare l’incidente, sprecando tempo utile per le ricerche ed i soccorsi ai minatori intrappolati. Incidenti anche nell’Hebei e nel Xinjiang.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La polizia cinese ha arrestato questa mattina due dirigenti della miniera Rui Zhiyuan, nei pressi della città di Linfen (Shanxi, Cina centrale), distrutta ieri da un’esplosione che ha ucciso fino ad ora 105 persone. I due sono accusati di aver cercato di insabbiare l’incidente, sprecando tempo utile per le ricerche ed i soccorsi ai minatori intrappolati.
 
Al momento, sono stati tratti in salvo soltanto 15 minatori: gli altri, avvolti da una nuvola di gas tossico provocata dallo scoppio, sono probabilmente già morti. Secondo l’agenzia di stampa governativa Xinhua, al momento dell’esplosione circa 120 persone stavano lavorando sotto terra.
 
Secondo l’Amministrazione statale per la sicurezza sul lavoro, la miniera aveva tutti i permessi in regola: di proprietà del governo, produce 210mila tonnellate di carbone l’anno. La polizia ha deciso di trattenere i dirigenti e di congelare i loro conti bancari.
 
Sempre ieri si è poi avuta notizia di altri 11 minatori intrappolati in una miniera d’oro della provincia orientale dell’Hebei a causa del crollo del soffitto. L’incidente è avvenuto lo scorso 3 dicembre. Infine, 12 persone sono morte per avvelenamento da gas nella regione settentrionale del Xinjiang.
 
Le miniere della Cina sono le più pericolose al mondo. Per rispondere alla crescente richiesta di energia nel Paese – basata al 70% sul carbone – i proprietari delle miniere spingono all’estremo lo sfruttamento di giacimenti senza curarne la sicurezza.
 
All’inizio di novembre il governo ha diramato le statistiche sulle morti in miniera. Negli ultimi 10 mesi vi sono stati 3069 vittime, il 19% in meno rispetto allo stesso periodo nello scorso anno. Le statistiche sono però poco attendibili perché molte morti non vengono denunciate per evitare la chiusura delle miniere, come stabilito dalla legge. Secondo statistiche indipendenti i morti in miniera sono 20 mila all’anno.
 
Negli ultimi due anni il governo ha approvato regolamenti sulla sicurezza nelle miniere, ma la loro applicazione è molto vaga. Anche i colpevoli non vengono perseguiti: nel 2006, il 95% dei funzionari del Partito implicati nelle proprietà di miniere crollate, sono stati prosciolti.