Ahmadinejad andrà pellegrino alla Mecca, invitato da re Abdullah
Annunciata per la settimana prossima, sarà la prima volta di un presidente iraniano, ma la terza visita di Ahmadinejad in Arabia Saudita da capo dello Stato. L’impegno della diplomazia di Riyadh per allentare le tensioni in Medio Oriente.
Teheran (AsiaNews) – Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinajad si recherà alla Mecca, in Arabia Saudita, per l’Hajj, il pellegrinaggio, su invito del re dell’Arabia Saudita, Abdullah. Sarà il primo pellegrinaggio di un capo della Repubblica islamica, ma la terza visita che Ahmadinejad compie nel regno saudita dal 1995, quando è stato eletto.
 
L’agenzia iraniana ISNA scrive in proposito che re Abdullah “ha invitato ufficialmente” il presidente e che “l’ambasciatore iraniano in Arabia Saudita ha annunciato che il presidente sarà nel Paese all’inizio della prossima settimana”. La partecipazione di Ahmadinejad all’Haj, aggiunge la ISNA, è “un nuovo capitolo nei rapporti tra le due nazioni”.
 
L’invito al presidente iraniano, in effetti, è un ulteriore passo dell’impegno diplomatico di Riyadh sui tanti fronti delle tensioni mediorientali, dai rapporti tra israeliani e palestinesi a quelli tra Hamas e Fatah a quelli tra Libano e Siria. L’obiettivo è duplice: frenare l’espansionismo di Teheran e favorire la convivenza nella regione, anche per evitare contraccolpi interni alla stabilità della monarchia saudita.
 
Il gesto del re assume particolare significato alla luce di quanto avvenuto in passato – nel 1987 una manifestazione antiamericana di “pellegrini” iraniani alla Mecca provocò 402 morti – e delle strettissime misure antiterrorismo prese quest’anno dalle autorità saudite che, ad esempio, impediscono l’accesso alla prima città santa dell’islam a coloro che non hanno il documento che prova la qualifica di pellegrino.