Chiuso “Svet Evangelia”, unico settimanale cattolico russo
di Alexander Pigorov
Per 14 anni ha parlato della situazione religiosa nell’intera Russia e ha difeso la libertà e la giustizia, divenendo riferimento per cattolici e non. Ha avuto riconoscimenti quale instancabile promotore del dialogo interreligioso e per il giornalismo esemplare. A Natale l’improvvisa decisione del nuovo responsabile dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca.

Mosca (AsiaNews) – Ha cessato le pubblicazioni a Natale “Svet Evangelia” (“La luce del Vangelo”), il solo settimanale cattolico russo, per decisione del nuovo arcivescovo dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, mons. Paolo Pezzi.

In un’editoriale d’addio il caporedattore Victor Khroul ha annunciato la chiusura, ringraziando i lettori per “la loro costante attenzione alla pubblicazione, per il sostegno dato con la preghiera, per il forte interesse alla vita della Chiesa cattolica, per la generosa misericordia e la inesausta speranza”. “Ci piacerebbe utilizzare questa ultima possibilità – ha proseguito – per pubblicare articoli importanti e interessanti. Anche perché questo Natale non è festoso e pieno di gioia come alcuni anni fa”.

Per i molti lettori cattolici e non cattolici, la decisione è stata triste e inaspettata. Dopo l’annuncio, la redazione ha ricevuto numerose e-mail dispiaciute, provenienti da varie regioni, esprimenti rammarico, sostegno e gratitudine. Molti lettori hanno espresso la speranza che la pubblicazione possa riprendere, anche perché è l’unica pubblicazione ufficiale dei cattolici russi.

 “Svet Evangelia” è stata iniziata dal missionario italiano padre Bernardo Antonini (morto nel 2002) e fondata dall’arcivescovo di Mosca mons. Thaddeus Kondrusiewicz nel 1994. Il primo numero è stato stampato il 2 ottobre 1994 e per 14 anni è stato il solo settimanale pubblicato dalla Chiesa cattolica in Russia, fino all’ultimo numero, il 630 del 25 dicembre 2007. Oltre alla redazione a Mosca, ha avuto corrispondenti a San Pietroburgo, Saratov, Sochi, Novosibirsk, Tula, Ekaterinburg, Irkutsk, Magadan, Vladivostok e in altre città. Ha collaborato con Radio Vaticana e con agenzie stampa di Polonia, Italia, Stati Uniti, Germania, Ucraina, Bielorussia ed altri Paesi. Ha anche pubblicato 13 supplementi mensili.

Si è distinta quale attendibile fonte di notizie sulla vita religiosa in Russia, divenendo anche un’abituale lettura per i cristiani ortodossi del Paese. Nel 2004 la Unione cattolica internazionale della stampa l’ha insignita del Premio Titus Brandsma, riservato ai settimanali, assegnato – come spiega la motivazione - per il suo notevole impegno e le iniziative per costruire rapporti, per la difesa della giustizia e della libertà, per la promozione del dialogo e dell’unità tra religioni e Chiese e per la difesa della dignità umana, attività realizzate attraverso il suo giornalismo esemplare. Nel 2007 i suoi giornalisti hanno ricevuto il Premio per l’eccellente giornalismo e il Premio per il dialogo interreligioso, assegnati al congresso dell’Unione cattolica internazionale della stampa cattolica, in Canada.

Il Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali ha espresso il massimo apprezzamento per il livello professionale della pubblicazione e per il suo contributo allo sviluppo della Chiesa cattolica in Russia e al dialogo ecumenico. L’arcivescovo John P. Foley, ex presidente del Consiglio, nel 2005 ha inviato al settimanale un messaggio di congratulazioni per il suo 10mo anniversario, scrivendo: “Sono felice di assicurare all’intero staff e ai lettori del giornale le preghiere del Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II”.