Arrestato capo degli ispettori che hanno malmenato a morte un passante
Il 7 gennaio gli ispettori hanno ucciso a calci e pugni Wei Wenhua, testimone occasionale di una loro disputa con la popolazione. Dopo l’ampia protesta nazionale, ora il capo del Pc locale promette “giustizia”. Sotto accusa un corpo di sicurezza che troppo spesso agisce con violenza.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ stato arrestato il responsabile dell’ufficio dell’Amministrazione urbana di Tianmen (Hubei), Qi Zhengjun, per l’omicidio di Wei Wenhua (nella foto), ucciso il 7 gennaio a calci e pugni dagli Ispettori municipali (chengguan). Sotto indagine anche almeno 100 ispettori.

Wei, spettatore occasionale, si era fermato a filmare con il proprio telefono cellulare la disputa tra decine di Ispettori e i residenti che si opponevano allo scarico dei rifiuti cittadini vicino alle loro abitazioni, per il cattivo odore e l’inquinamento dell’acqua potabile. Quando Wei si è rifiutato di andar via, circa 50 ispettori lo hanno aggredito e ucciso di botte. La vittima, imprenditore di 41 anni, era sposato, con una figlia di 14 anni.

La vicenda ha suscitato proteste in tutto il Paese, con decine di migliaia di persone che hanno messo su internet messaggi di biasimo e richieste di abolizione dei chengguan, corpo utilizzato con funzioni di polizia, ma che è stato spesso accusato di agire con violenza e prepotenza. Questo corpo risponde solo all’amministrazione cittadina.

Bie Bixiong, capo del Partito comunista di Tianmen, ha definito l’omicidio “imperdonabile” e ha promesso che “tutti i responsabili, chiunque siano, saranno puniti con severità secondo la legge”.

Rimangono pure in carcere 4 dei 24 Ispettori già fermati dalla polizia locale. Nei “litigi” sono anche rimasti feriti 5 residenti, 3 dei quali hanno subito fratture e sono tuttora in ospedale.