Pescatori, “urgente” il problema della sicurezza sul lavoro
di Melani Manel Perera
È la denuncia delle due grandi organizzazioni di settore - World Forum for Fisher People e National Fisheries Solidariety – che da oltre un mese sono alla ricerca di tre pescatori cattolici scomparsi in mare. Secondo i familiari, all’origine dell’incidente vi è il mancato intervento delle autorità competenti, che anche ora continuano a mostrare indifferenza al loro caso.
Colombo (AsiaNews) – Il governo dello Sri Lanka non è in grado di garantire sicurezza sul lavoro per la categoria dei pescatori: in situazioni d’emergenza non si verificano interventi adeguati e, quando succede il peggio, le autorità non si curano di fornire sostegno o risarcimenti alle vittime. Lo denunciano il World Forum for Fisher People (Wffp) e il National Fisheries Solidariety (Nafso), che da oltre un mese sono alla ricerca di tre pescatori, cattolici, scomparsi il 12 dicembre al largo di Negombo, ovest dell’isola. “La sicurezza in mare e i diritti dei lavoratori sono le nostre principali battaglie – spiega ad AsiaNews il Segretario generale del Wffp, Herman Kumara - chiediamo a Colombo di adottare norme e regolamenti a tutela dei pescatori a lavoro”.
 
Al momento solo le due organizzazioni si stanno muovendo per ottenere informazioni sulla sorte dei tre scomparsi: Anthony Gestamani, di 30 anni, Anthony Suresh, 34 anni e Millan Dhammica, 35 anni e proprietario dell’imbarcazione. Rispetto alla vicenda - racconta Kumara - il governo cingalese mostra indifferenza e non si cura neppure della difficile condizione in cui versano ora le famiglie di questi pescatori.  Le mogli dei tre scomparsi sostengono che l’imbarcazione ha avuto problemi tecnici e a richiesta di aiuto nessuno ha risposto. Il cambiamento delle condizioni climatiche, il giorno successivo l’uscita in mare, avrebbe probabilmente spinto molto lontano la nave in panne. “Dell’incidente abbiamo informato le autorità politiche competenti, come pure la polizia”, spiega la moglie di Anthony Gestamani. Nessuno, però, ha dato ascolto alla denuncia, né si sta preoccupando della sussistenza di queste famiglie, private della loro unica fonte di guadagno.
 
Kumara invita il governo a ratificare “con urgenza” la convenzione ILO (Organizzazione internazionale del lavoro) sugli standard lavorativi adottata l’anno scorso per la protezione dei pescatori in mare. Allo stesso tempo indica l’urgenza di “potenziare i mezzi e l’equipaggiamento dell’unità di controllo del ministero della Pesca, incaricata di soccorrere i pescatori in pericolo”.