Il Nuovo anno porta la fine dell’emergenza-neve
Il duro impegno di elettricisti, minatori e soldati permette di ripristinare l’energia e i trasporti. L’energia è tornata quasi ovunque, ma continuano le riparazioni. Alcune storie di grandi città nel buio e nel gelo. 800 yuan per una camera in albergo con acqua calda.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ tornata quasi normale la situazione in Cina, con strade e ferrovie aperte e l’elettricità ripristinata quasi ovunque. Sono state riparate le reti elettriche provinciali, a parte quella di Guizhou. Le centrali elettriche a carbone hanno tutte scorte per almeno 10 giorni, tranne “solo” 38 impianti che ne hanno  appena per 3 giorni.

L’impegno di elettricisti, minatori, trasportatori e tanti altri che hanno lavorato anche questi giorni di festa e il miglioramento del tempo hanno avuto ragione dell’emergenza, anche se i meteorologi avvertono che permane il rischio-neve. Si contano 80 morti per la neve, 800mila case danneggiate o distrutte e danni per almeno 80 miliardi di yuan, secondo la Croce rossa cinese. Il 7 febbraio, primo giorno del Nuovo anno lunare, dalla stazione di Guangzhou sono partite 76mila persone, il doppio del normale.

L’emergenza lascia il posto alle storie di due settimane al freddo e al buio. Come a Chenzhou, città di 4,6 milioni di persone rimasta 2 settimane senza energia né acqua, che di sera diventava una città fantasma, con negozi chiusi e vie deserte. Veicoli in coda per 4 ore per fare benzina, una fila continua di decine di persone per prendere acqua dagli idranti antincendio, niente gas per cucinare ma solo carbone, o legna raccolta per strada. Senza televisione né radio e nemmeno telefoni cellulari dopo che le batterie si sono scaricate, una cronista del South China Morning Post racconta che solo pochi in città erano al corrente della visita a sorpresa del premier Wen Jiabao, perché mancava qualsiasi informazione. Senza elettricità le banche sono chiuse e in città si accetta solo denaro contante. I prezzi di carne, verdura e candele sono più che triplicati; chi però ha soldi ha preso una stanza nell’unico albergo a 5 stelle della città: ha elettricità, acqua calda e riscaldamento. Un posto costa almeno 800 yuan al giorno, ma è tutto pieno e c’è gente che dorme anche nella sauna e nei locali per il massaggio. Ci sono 5 o 6 persone in una camera da 2 e chi ci alloggia invita amici e parenti a fare una doccia bollente. Negli alberghi a 4 stelle ci sono elettricità e acqua, ma niente riscaldamento.

Molte famiglie hanno persino rinunciato alla tradizionale festa insieme. Zhou Chongguo, abitante di Chenzhou, spiega che non ha senso riunirsi tutti “quando non puoi fare l’usuale cena di fine anno”. “Senza elettricità, acqua e gas, è già tanto avere un pasto caldo”. La sua famiglia non ha però rinunciato, il primo giorno del Nuovo anno, a visitare i nonni ultraottantenni in un villaggio vicino, a costo di camminare per ore nella neve.