Stato di emergenza a Dili, Horta ancora grave
Le truppe Onu pattugliano le città dove vige il coprifuoco. Altre truppe in arrivo dal’Asutralia. Il presidente, ferito durante gli scontri di ieri, sarà sottoposto nei prossimi giorni a una terza operazione.

Dili (AsiaNews) – Truppe australiane stanno arrivando via mare e per via aerea per mantenere la sicurezza sull’isola, dove il presidente ad interim Vicente Guterres ha decretato 48 ore di stato di emergenza. Nel Paese è stato stabilito un coprifuoco dalle 8 di sera alle 6 di mattina, dopo il tentato colpo di stato di ieri, che ha portato al ferimento grave del presidente Ramos Horta. Il leader est-timorese è ora a Darwin (Australia) e sta per essere sottoposto a una terza operazione. Ieri egli ha subito un'altra operazione per ricostruire il polmone, ferito da tre colpi di arma da fuoco, e per eliminare le schegge dei proiettili. I dottori affermano che la sua situazione è ancora grave, ma stabile.

Nel conflitto a fuoco scoppiato ieri mattina, è morto anche l’autore del tentativo del colpo di stato, Alfredo Reinado. L’ex militare aveva tentato una rivolta già nel 2006 ed era stato condannato per omicidio. Fuggito dalla prigione, aveva raccolto attorno a sé un gruppo di ribelli. Lo scorso gennaio Horta aveva incontrato Reinado per cercare una riconciliazione in cambio del disarmo del gruppo.

Circa 1600 poliziotti Onu, fra cui almeno 1000 soldati australiani, pattugliano Dili e altre città nel timore di nuove violenze.

Timor Est, antica colonia portoghese, poi invasa dall’Indonesia, divenuto indipendente nel 2002, è un Paese poverissimo di poco più di un milione di abitanti, per l’86% cattolici. La sua posizione ha un’importanza strategica, essendo su importanti vie di navigazione nel sud-est asiatico. Il mare attorno a Timor sembra essere ricco di giacimenti di petrolio e gas, che Australia e Indonesia vorrebbero sfruttare in modo intensivo.