Arriva a Pyongyang la Filarmonica di New York, spariscono i cartelli anti-Usa
L’orchestra, diretta da Lorin Maazel, eseguirà due concerti davanti alle bandiere di Stati Uniti e Corea del Nord. Ad una delle performance sarà presente Kim Jong-il insieme, secondo alcuni, a Condoleezza Rice. A Seoul si installa Lee Myung-bak, conservatore di ferro.
Seoul (AsiaNews) – L’Orchestra filarmonica di New York arriva a Pyongyang per il primo concerto eseguito da una compagnia americana, ma è la musica composta da Kim Il-sung e da Kim Jong-il che tocca il cuore dei nordcoreani. E’ il contenuto di un articolo apparso questa mattina sulla Korean Central News Agency, l’agenzia di stampa ufficiale del regime stalinista.
 
Il bollettino loda l’iniziativa dell’Orchestra, finanziata da una ricca giapponese che vive in Italia, ma sottolinea che “Gershwin e Dvorak [gli autori delle musiche che saranno eseguite nei 2 concerti in programma ndr] non possono competere con brani come ‘Difendo la mia terra’, cantata dai nostri soldati durante la guerra civile del 1950”.
 
Tuttavia, la propaganda nordcoreana ha ordinato di rimuovere i cartelli che offendono gli “imperialisti americani” dalle strade della capitale. Zarin Mehta, direttore esecutivo dell’Orchestra, conferma inoltre che durante il concerto le bandiere di Washington e Pyongyang sventoleranno “una accanto all’altra”.
 
I concerti verranno eseguiti domani nel Gran Teatro di Pyongyang ed il giorno dopo presso il Moranbong. Qui, la filarmonica si unirà all’Orchestra sinfonica dello Stato nordcoreano sotto la direzione del maestro Lorin Maazel. Secondo la stampa sudcoreana, a questa seconda performance sarà presente Kim Jong-il e, ipotesi remota, anche Condoleezza Rice, Segretario di Stato Usa.
 
Secondo alcuni analisti, questa apertura del regime è una risposta all’installazione ufficiale del nuovo presidente sudcoreano Lee Myung-bak, avvenuta oggi a Seoul. Lee, primo presidente conservatore dopo 10 anni, ha più volte ribadito che non intende cooperare “in maniera cieca” con Pyongyang.