Istanbul, uighuri arrestati: manifestavano contro la torcia olimpica
La polizia turca ha fermato sei dimostranti nei pressi della Moschea blu. Arrestati nei giorni scorsi altri 70 uighuri, etnia musulmana annessa con la forza da Pechino oltre 50 anni fa. A rischio il passaggio della torcia in Xinjiang.
Istanbul (AsiaNews) – La polizia turca ha arrestato ieri sei manifestanti di etnia uighura che protestavano contro il passaggio della torcia olimpica nel Paese. Gli agenti sono intervenuti dopo che i sei si sono staccati da un gruppo più largo, composto da circa 200 persone, per avvicinarsi a Tugba Karademir, uno dei tedofori turchi. L’arresto è avvenuto nei pressi della Moschea blu, uno dei punti turistici più affollati della città.
 
I manifestanti portavano dei cartelli con sopra scritto “Turchia, rimani accanto ai tuoi fratelli”. Hayrullah Efendigil, uno degli uighuri coinvolti nella protesta, dice: “Non vogliamo che una nazione come la Cina, che non rispetta i diritti umani, ospiti le Olimpiadi: queste sono simbolo di umanità, pace e fratellanza fra i popoli”.
 
L’etnia uighura, che vanta lingua e tradizioni proprie, costituisce circa la metà dei 19 milioni di abitanti del Xinjiang, regione della Cina settentrionale ricca di petrolio, indipendente con il nome di Turkestan orientale fino al 1949. Nell’ottobre 2005, in occasione del 50° anniversario della Regione autonoma del Xinjiang, varata dalla Cina nel 1955, 18.227 uighuri sono stati arrestati “per aver minacciato la sicurezza nazionale”. Ogni anno vengono comminate centinaia di condanne a morte, mentre il controllo sulle moschee e sull'insegnamento islamico è totale.
 
Il governo cinese afferma che nella regione sono concentrate forze terroriste e separatiste e cita oltre 260 attentati di matrice indipendentista avvenuti nella zona durante gli ultimi 20 anni, con 160 morti e 440 feriti. Circa un mese fa, Pechino ha ordinato un raid contro presunti terroristi islamici uighuri: il bilancio, non confermato, è di 30 vittime.
 
Inoltre, le autorità di Kashgar (antica oasi sulla Via della Seta) hanno arrestato almeno 70 uighuri sospettati di preparare dimostrazioni anti-cinesi durante il passaggio della torcia nel loro territorio, previsto per giugno. Il governo dello Xinjiang nega gli arresti, confermati però dagli abitanti del posto e dalle famiglie dei presunti attivisti. In ogni caso, sono aumentati i soldati di guardia nei punti critici del territorio e le restrizioni alla libertà di movimento dei locali.