Chiesa: no alla nuova legge sulla bioetica, permette la vendita degli ovuli
di Joseph Yun Li-sun
Le revisioni al testo di legge, approvate dal Parlamento, prevedono un “rimborso spese” per chi dona ovuli umani. Durissimo il commento della Commissione episcopale per la bioetica, che parla di “enorme passo indietro”. Nel frattempo, il “pioniere della clonazione” annuncia: clonati quattro cuccioli di cane, tutti in buona salute.
Seoul (AsiaNews) – La Chiesa sudcoreana condanna con forza le revisioni approvate dal Parlamento alla Legge sulla bioetica, che permettono il “rimborso delle spese” per coloro che accettano di partecipare agli esperimenti sulla clonazione ed aprono di fatto la strada alla messa in commercio degli ovuli umani. In un documento pubblicato dalla Commissione bioetica della Conferenza episcopale coreana si legge infatti: “Il cambiamento della legge rappresenta un enorme passo indietro nel campo dell’etica della ricerca”.
 
Secondo il presidente della Commissione, mons. Francesco Saverio Ahn Myong-ok, “il nuovo testo di legge non fa altro che consentire il commercio di ovuli umani. La formula del ‘rimborso spese’ è soltanto un’ipocrisia che serve a nascondere il reale proposito dei ricercatori”. Dello stesso avviso p. Remigio Lee Dong-ik, segretario della Commissione, che ad UCANews dice: “La Chiesa si oppone a quelle ricerche che implicano la distruzione degli embrioni umani. Questo significa uccidere una vita e viola la dignità dell’uomo. In modo particolare, questo testo offende i diritti delle donne”.
 
La Legge sulla bioetica è stata approvata dal governo coreano nel gennaio del 2005. Essa proibisce la clonazione umana per scopi riproduttivi, ma permette la ricerca sugli embrioni per trattamenti medici. Il 16 maggio scorso, tuttavia, il Parlamento ha approvato delle revisioni al testo che consentono il commercio di ovuli. Secondo il ministero sudcoreano della Sanità, le modifiche saranno approvate dal nuovo presidente di Seoul entro 20 giorni, ed avranno effetto dal prossimo dicembre.
 
Nel frattempo, il “pioniere della clonazione umana” Hwang Woo-suk ha annunciato di aver clonato con successo cinque cuccioli di cane, nati dalle cellule della defunta Missy, cane da compagnia del magnate John Sperling. Secondo il veterinario, noto per le sue finte ricerche sulla clonazione umana, “quattro dei cuccioli sono in ottima salute, e rappresentano un enorme passo avanti nel campo della ricerca embrionale”. Hwang è stato condannato dal governo a non manipolare più embrioni umani, dopo che le sue ricerche sulla clonazione umana sono state sconfessate dalla comunità scientifica internazionale. Dopo un breve periodo di riposo, il ricercatore ha deciso di tornare in laboratorio, ma "soltanto" per lavorare su embrioni animali.