Delhi promette risarcimenti per migliaia di islamici uccisi o feriti
Nel 2002 nel Gujarat la popolazione indù assassinò o ferì migliaia di musulmani, in una vera caccia all’uomo, nell’indifferenza del nazionalista governo locale. Ora New Delhi stanzia 80 milioni di dollari. Esperti: è anche un tentativo per guadagnare voti nelle incerte elezioni del 2009.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Il governo risarcirà con 80 milioni di dollari le vittime delle sommosse antimusulmane del 2002 nello Stato del Gujarat. Le famiglie delle 1.169 persone uccise riceveranno 350mila rupie (circa 5.600 euro) ciascuna, mentre i 2.540 feriti avranno 150mila rupie ognuno. Sono previsti indennizzi anche per i gravi danni alle proprietà.

Nel 2002 gruppi islamici hanno assalito un treno di pellegrini indù, causando 59 morti. In reazione è esplosa una vera sommossa antiislamica, con cacce all’uomo, incendi, violenze diffuse. Il governo del Gujarat, guidato dal partito nazionalista indù Bharatiya Janata (Bjp), non intervenne per fermare le violenze. Da allora la comunità islamica ha accusato più volte il governo di non avere fatto piena giustizia.

Analisti ritengono il risarcimento un tentativo del governo, guidato dal laico Partito del congresso, di accattivarsi le simpatie degli islamici, in vista delle incerte elezioni politiche del 2009. I gruppi estremisti indù hanno registrato lo scorso anno vari successi elettorali. Nel Gujarat le elezioni di dicembre sono state ancora vinte dal Bjp con il capo-ministro Narendra Modi, già al potere nel 2002.