Hu Jintao incontra il leader taiwanese, capo del Kmt
Hu ha ringraziato Taiwan per l’aiuto dato ai terremotati del Sichuan. Presto riprenderanno i dialoghi sulla base del principio della “unica Cina”. Hu Jintao ammette che si possano essere differenti interpretazioni a questo principio.

Pechino (AsiaNews) – Il presidente cinese Hu Jintao ha incontrato oggi pomeriggio Wu Poh hsiung, capo del Kuomintang, il partito al potere a Taiwan,  in quello che è stato definito un incontro storico che segna un capitolo nuovo nei rapporti fra la Cina popolare e la popolazione dell’isola. Quello di oggi è l’incontro al più alto livello fra i due poteri dello Stretto dal ‘49 ad oggi.

Hu ha partecipato all’incontro col titolo di segretario generale del Partito comunista cinese. L’incontro è avvenuto nella Grande sala del popolo; le due delegazioni, sedevano a due tavoli posti uno di fronte all’altro, in segno di amicizia e di pari dignità.

Hu si è augurato che i rapporti fra i due lati dello Stretto possano accrescersi, così che “Cina e Taiwan possano affrontare insieme il futuro, lavorando insieme per uno sviluppo pacifico”.

Hu ha anche ringraziato l’impegno posto dai “compatrioti” taiwanesi per la solidarietà espressa verso le vittime del terremoto del Sichuan con donazioni e invio di squadre per le operazioni di salvataggio  sui luoghi del sisma.

Il disgelo avviene dopo la vittoria a presidente di Taiwan di Ma ying-jeou, anch’egli del Kmt, che da subito ha espresso un atteggiamento più dialogico e pragmatico verso la Cina.

Nei dialoghi di questi giorni Wu ha messo nell’agenda il progetto di voli diretti fra Cina e Taiwan e il permesso ad accrescere il numero di turisti cinesi sull’isola.

Cina e Taiwan si sono divise nel 1949, quando alla presa di potere di Mao Zedong, i leader del Kmt fuggirono nell’isola. Da allora Pechino ha sempre voluto far ritornare nell’alveo della madrepatria l’isola “ribelle”. Negli anni scorsi vi sono state anche minacce di operazioni militari se Taiwan avesse dichiarato l’indipendenza. Intanto, almeno 1000 missili sono puntati dalla Cina verso Taiwan.

Taiwan è il maggiore investitore economico in Cina e alcune delle regioni che si affacciano sullo stretto (Zhejiang, Fujian e Guangdong) ruotano attorno all’economia dell’isola.

Nei giorni precedenti la visita di Wu, Cina e Taiwan si sono detti pronti a riprendere i dialoghi, interrotti alla fine del ’90, sulla base del principio della “unica Cina”. Alcuni mesi fa Hu Jintao ha ammesso che questo principio poteva essere interpretato in modo differente. La Cina infatti pensa che Taiwan dovrebbe rientrare nella madrepatria; Taiwan pensa “in modo differente” In precedenza Pechino non ammetteva che ci fossero diverse interpretazioni a quel principio.