Monaci chiedono alla UE di processare il capo della giunta birmana
ILa richiesta è di portare Than Shwe davanti alla Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità, in quanto responsabile del blocco degli aiuti alle vittime del ciclone Nargis. Manifestazioni per la liberazione della San Suu Kyi.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – L’Alleanza di tutti i monaci buddisti del Myanmar chiede all’Unione europea di portare il generalissimo Than Shwe davanti alla Corte penale internazionale per rispondere di crimini contro l’umanità.
 
I monaci dell’Alleanza, che sono stati i promotori delle manifestazioni del settembre scorso contro la giunta militare al potere, hanno diffuso la loro richiesta oggi, giorno nel quale la leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld), Aung San Suun Kyi compie 63 anni, 12 dei quali trascorsi in residenza coatta. Manifestazioni di esuli birmni per la sua liberazione si svolgono oggi in numerosi Paesi.
 
L’accusa per la quale i monaci chiedono il processo contro il capo della giunta si riferisce in particolare al blocco concretamente posto dai militari agli aiuti internazionali a favore delle vittime del ciclone Nargis, che a maggio ha provocato più di 133mila morti e dispersi e circa due milioni e mezzo di sfollati. “Chiediamo all’Unione europea – si legge nel documento – di far comparire Than Shwe, dirigente della giunta militare birmana, davanti alla Corte penale internazionale perché sia giudicato per crimini contro l’umanità, secondo la raccomandazione del Parlamento europeo”. L’Alleanza chiede anche un embargo internazionale all’importazione di armi in Myanmar ed un indurimento delle sanzioni contro la giunta.