Hong Kong, Shanghai, Tokyo, borse in discesa a causa di petrolio e crisi dei crediti
A mezzogiorno le borse dell’estremo oriente avevano perso diversi punti, trascinate dalla performance di Wall Street, al suo minimo da 2 anni. Colpite le ditte produttrici di auto e motori.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Borse asiatiche tutte in discesa quest’oggi, al loro minimo da mesi, tutte trascinate dalla caduta di Wall Street di ieri, dominata dalla crescita del prezzo del petrolio e dalle grigie prospettive economiche internazionali.

Le azioni ad Hong Kong hanno perso l’1,8%,  scendendo al loro minimo da tre mesi. Fino a mezzogiorno erano in discesa le azioni di China Mobile, Sinopec e Cathay Pacific Airways.

Anche a Shanghai azioni in ribasso, con una caduta del 4,47% , causati da mercati internazionali deboli e da timori di nuovi aumenti del petrolio.

L’indice Nikkei della borsa di Tokyo, a metà mattina aveva perso il 2,2%, il punto più basso raggiunto negli ultimi due mesi. Gli analisti danno la colpa a fattori negativi, quali la crisi dei crediti, il prezzo del petrolio in ascesa e il rafforzamento dello yen. Le ditte produttrici di auto e motori sono quelle più colpite: la Honda ha perso il 3,5% e la Toyota il 2,3.

Ieri l’indice Dow Jones ha chiuso con una perdita del 3,03%, al suo livello minimo da due anni. La maggior parte dei titoli sono scesi del 3%; la General Motors è scesa al suo livello più basso in oltre 30 anni.

L’ondata negativa è causata dalle previsioni su un aumento dei prezzi del petrolio e dallo spettro di un incremento dell’inflazione, che porterà con ogni probabilità a minori consumi.

Nei giorni scorsi il presidente dell’Opec, Chakib Khelil ha dichiarato che nell’estate il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere i 150-170 dollari al barile.