Il Marocco invia oltre 170 predicatori in Europa per combattere l’estremismo
Rabat tenta di frenare la crescita del fondamentalismo fra le comunità marocchine all’estero. Gli imam di “buona reputazione” e “bella presenza” devono aiutare le comunità a rimanere fedeli alle radici, ma anche a integrarsi nella società europea.

Rabat (AsiaNews/MEO) – Dal prossimo settembre fino al Ramadan, il Marocco invierà in Europa 176 predicatori per proteggere i propri cittadini da discorsi estremisti. La decisione è stata presa dopo una richiesta del re  Mohammed VI.

In Europa e soprattutto in Francia esistono almeno 2,64 milioni di marocchini. Alcuni di loro sono noti al pubblico internazionale per essere stati condannati nel processo contro gli autori dell’attentato al treno di Madrid nel 2004, o per aver predicato violenza in Italia.

I 176 avranno cura di mantenere le comunità marocchine fedeli alle radici culturali e alla tradizione malikita, ma nello stesso tempo devono infondere in loro un sentimento da “buon cittadino” del Paese ospitante.

Secondo una dichiarazione del governo, i 167 uomini e 9 donne (il Marocco è finora l’unico Paese ad avere imam donne) hanno il compito di “rispondere ai bisogni religiosi della comunità marocchina all’estero, proteggendole da ogni discorso estremista o irregolare, o da ogni fanatismo ed estremismo”.

I candidati sono stati scelti con precisi criteri. Oltre a sapere di teologia islamica, conoscere a memoria il Corano e avere una bella voce, devono anche noti per la loro “buona reputazione, devozione e altissimo livello morale”; essi devono avere anche “bella presenza” e “maniere educate”.

I 176 saranno così distribuiti: 100 in Francia, 31 in Belgio, 10 in Italia e Germania , 7 in Spagna e Olanda. Il resto sarà inviato in Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Svizzera e Gran Bretagna. Uno di loro andrà in Canada.