Xinjiang, sedici morti in un attacco terroristico dei separatisti musulmani
Questa mattina due granate hanno colpito un posto di frontiera nel nord-ovest del Paese, in un’area a prevalenza islamica e teatro di violenze nelle scorse settimane. La notizia è stata data dall’agenzia ufficiale Xinhua, ma fonti della AFP non confermano l’accaduto.

Pechino (AsiaNews) – È di 16 agenti morti e 16 feriti il bilancio dell’attentato di questa mattina in un posto di frontiera dello Xinjiang, regione al nord-ovest della Cina a maggioranza musulmana.

Secondo quanto affermato dall’agenzia ufficiale Xinhua (Nuova Cina), alle 8, ora locale, due assaltatori hanno scagliato il loro camion contro un posto di blocco alla dogana di Kashgar, facendo esplodere due granate. Fonti della Xinhua riferiscono inoltre che gli attentatori sarebbero stati arrestati e ribadiscono che il gesto di questa mattina è certamente di matrice terrorista. In un primo tempo l’agenzia ufficiale parlava di due auto mentre la versione finale conferma l’uso di un camion, ma non sono stati forniti maggiori dettagli sulla natura degli assalitori e i motivi alla base del gesto.

Secondo l’agenzia francese AFP un portavoce della polizia di Urumqi - capitale della regione autonoma dello Xinjiang - dice di “non essere a conoscenza di una esplosione avvenuta nella zona", non confermando la vicenda riportata dalla Xinhua.

Il presunto incidente è avvenuto a quattro giorni dall’apertura ufficiale del Giochi Olimpici di Pechino, per i quali il governo cinese ha più volte lanciato l’allarme di possibili attentanti; una mossa che è servita alle autorità per restringere ancor più le maglie della sicurezza nel Paese. Secondo il colonnello Tian Yixiang, del comando di sicurezza per i giochi, la minaccia principale è costituita dagli autonomisti musulmani che fanno capo all’organizzazione terroristica dell’East Turkestan. Per la sicurezza delle Olimpiadi la Cina ha ampliato le forze di sicurezza: alle forze dell’ordine che ogni giorno controllano il territorio, nella sola capitale si sono aggiunti 34mila soldati, 121 mezzi dell’aviazione ed elicotteri e 33 navi della marina a presidiare le coste.