Vescovi coreani: "Pregate Maria per l'unità e la pace nel Paese"
di Pino Cazzaniga

Seoul (AsiaNews) – Impegnarsi per la riconciliazione e , con l'aiuto di Maria, portare la pace di Dio in Corea. Questo il messaggio che in occasione della festa dell'Assunzione, mons. Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul e Amministratore apostolico di Pyongyang, e mons. Giovanni Crisostomo Kwon Hyok-ju, vescovo di Andong, hanno lanciato alla comunità cristiana.  

I titoli dei messaggi, "L'amore conquista ogni cosa" e "Maria canta la pace del Regno di Dio", acquistano profondità se si ricorda il significato del 15 agosto per tutti i coreani del nord e del sud, cristiani e non cristiani. Quel giorno di 59 anni fa la resa incondizionata del Giappone restituiva alla Corea libertà e indipendenza. Purtroppo quella stessa data ha indicato anche l'inizio di un nuovo cammino di sofferenza per la divisione tra nord e sud, complici le Potenze occidentali.

"Noi credenti, scrive mons. Cheong Jin-suk, dobbiamo anzitutto impegnarci a fondo per realizzare l'unità e la pace tra le due Coree". Anche per mons. Kwon Hyok-ju gli sforzi per la riconciliazione e l'unificazione del popolo coreano sono prioritari nell'impegno per costruire la pace in questo Paese.

Da anni vescovi della Chiesa cattolica, coi cristiani di altre confessioni e i rappresentanti dei buddisti, esortano allo spirito di riconciliazione, considerato fondamentale per realizzare la riunificazione

Gli avvenimenti degli ultimi mesi come le defezioni in massa dal nord, i contatti ancora timidi ma costanti tra i governi di Seoul e di Pyongyang e i "colloqui a sei" a Pechino fanno pensare che ci si trovi di fronte a una svolta decisiva. La partecipazione responsabile di tutto il popolo è urgente.

La devozione della Madonna è molto sentita in Corea del sud. Immagini di Maria, spesso in stile coreano, sono presenti in quasi tutti i giardini davanti alle chiese. In quelle più antiche è frequente trovare anche riproduzioni della Grotta di Lourdes. I primi parroci del Paese, infatti, erano missionari francesi del MEP (Missions Etrangères de Paris). L'unico santuario nazionale riconosciuto ufficialmente, e meta di numerosi fedeli, è quello di  Namyang, nella diocesi di Suwon.

Il santuario sorge sul luogo dove, nel 1866, furono uccisi alcuni martiri cristiani e fu dedicato alla Madonna nel 1999. La diocesi  di Suwon, contigua all'arcidiocesi di Seoul, conta 568.584 cattolici su una popolazione complessiva di 6, 4 milioni di abitanti.