Restituita alla famiglia bambina cristiana rapita e convertita da islamici
di Qaiser Felix
Ritenuta non valida la pretesa conversione, perché la ragazza ha appena 10 anni. Ma la sorella, anch'essa rapita, è ritenuta sposata di sua volontà perché ha “più di 16 anni”, anche se i parenti dicono che ne ha 13 e che ricorreranno alla Corte Suprema.

Lahore (AsiaNews) – L’Alta corte Multan Bench di Lahore ha deciso ieri che Saba Younas, la ragazza cristiana rapita con la sorella Aneela il 26 giugno da un gruppo di musulmani e costretta a diventare islamica e a sposarsi, è adulta perché ha più di 16 anni. Per cui ha ritenuto “volontari” la conversione e il matrimonio con uno dei rapitori e rifiutato la richiesta di affidamento della sua famiglia cristiana.

Il giudice Malak Saeed Eiaz ha invece riaffidato alla famiglia d’origina la sorella Aneela,  perché ha appena 10 anni.

“Siamo felici almeno per Aneela”, commenta ad AsiaNews suo zio Khalid Raheel. “Per Saba ricorreremo alla Corte Suprema”. Aneela è stata ora portata in un luogo segreto perché gli islamici che l’hanno rapita insistono che si sia convertita “spontaneamente” e c’è il rischio che la cerchino.

“La ragazza mi ha detto – continua lo zio – che alcuni islamici, per convincerla, l’hanno minacciato di morte, come pure le hanno promesso grandi doni”.

Le due ragazze sono state rapite dal villaggio di Chowk Munda, provincia del Punjab, mentre erano in visita allo zio. In seguito i rapitori hanno dichiarato che si sono convertite e che la maggiore si è sposata “di sua volontà”.

Il 14 luglio i genitori cristiani hanno chiesto alla Muzaffargarh Sessions Court la custodia delle figlie, ma il tribunale ha risposto che, come convertite all’islam, non possono più vivere affidate a genitori cristiani. Verdetto rovesciato dall’Alta corte per Aneela che ha solo 10 anni. Anche per Saba i parenti dicono che ha 13 anni, come dimostrato da documenti ufficiali: ma la Corte ha disposto una perizia biologica che le ha dato più di 16 anni, come tale in grado di sposarsi “di sua volontà”.