Telecamere, intercettazioni e manifestanti pagati per intimidire l’arcivescovo di Hanoi
di J.B. An Dang
Nessuno può entrare o uscire dall’arcivescovado senza essere filmato. Le autorità agiscono in modo palese, con l’evidente obiettivo di costringere mons. Kiet a dimettersi. Ancora un raid in una chiesa.
Hanoi (AsiaNews) – Telecamere, apparecchi per intercettazioni telefoniche, manifestazioni “spontanee” dalle quali si levano insulti e minacce, un altro raid in una chiesa. Le autorità di Hanoi ce la stanno mettendo tutta per intimidire l’arcivescovo Joseph Ngo Quang Kiet con l’obiettivo, neanche mascherato, di costringerlo a dimettersi o di ottenerne la rimozione.
 
Così, in modo palese sono stati posti telecamere e strumenti per le intercettazioni sul terrazzo della scuola elementare Hoan Kiem (nella foto), che sorge a destra dell’ufficio dell’arcivescovo, e su quelli vicini. In pratica, nessuno può entrare o uscire senza essere ripreso e di fatto l’arcivescovo è bloccato in casa. Alcuni programmi e celebrazioni sono stati rinviati o annullati. Intorno all’arcivescovado, gruppi di anziani vengono pagati 20mila dong (circa 1.2 dollari) per fingersi cattolici e gridare a mons. Kiet di dimettersi. Il fine intimidatorio di tali misure è evidente.
 
Con lo stesso obiettivo, un raid è stato compiuto contro la piccola chiesa di Mac Thuong a Ly Nhan. Centinaia di picchiatori sono entrati nell’edificio gridando oscenità e minacciando i fedeli che la loro vita non sarà facile, finché l’arcivescovo sarà al suo posto.
 
Su un altro piano, il presidente del Comitato del popolo del distretto di Hoan Kiem. Hoang Cong Khoi, ha comunicato all’arcivescovo una sanzione di 1.750.000 dong (circa 105 dollari) per aver collocato all’interno dell’edifico della ex delegazione apostolica una statua della Pietà, che è stata confiscata. Alla sanzione padre John Le Trong Cung, vicecancelliere della diocesi ha replicato protestando, in quanto “il complesso della ex delegazione non è proprietà statale, ma è un bene della Chiesa. I cattolici non hanno fatto nulla di sbagliato collocandoci una Pietà”. Ed inoltre, la sanzione “è illegale, in quanto viola il punto 4 dell’Ordinanza sulle credenze e le religioni”.