Vescovi chiedono una tregua per Natale. Il governo dello Sri Lanka dice no
di Melani Manel Perera
Vescovi cattolici e anglicani chiedono un cessate il fuoco per alleviare il dramma dei civili. Per l’esercito la condizione è che le Tigri depongano le armi. L’appello propone a entrambe le parti la creazione di una zona di sicurezza in collaborazione con la Croce rossa. Intanto prosegue l’offensiva nel nord dell’isola.

Colombo (AsiaNews) – Nessuna tregua nella guerra contro le Tigri tamil per le feste di Natale e capodanno. Nonostante l’appello dei vescovi cattolici e anglicani, il governo di Colombo non intende porre una cessate il fuoco nel conflitto con Ltte.

Il 15 dicembre vescovi cattolici e anglicani dello Sri Lanka hanno rivolto il loro appello per la sospensione delle ostilità. La richiesta dei presuli di Colombo, Kurunegala e delle regioni a nord dell’isola interessate dal conflitto vuole soprattutto offrire un periodo di relativa pace per la popolazione civile.

Il direttore del Media Centre for National Security (Mcns), Lakshman Hulugalla, afferma che “il governo dichiara categoricamente che procederà ad una tregua solo se le Tigri deporranno le armi. Fino ad allora non sarà presa nessuna decisione per un cessate il fuoco”.

I vescovi chiedono anche a governo e Ltte di lavorare in coordinamento con la Croce rossa internazionale (Icrc) per creare un’area cuscinetto in cui i civili possano trovare riparo dalle violenze. Nel testo del documento si legge: “Invitiamo calorosamente entrambe le parti a prendere in considerazione la realizzazione di una zona di sicurezza per i civili con l’assistenza della Icrc e spronare a che questo accordo sia rispettato da tutti. I leader religiosi di tutte le fedi sono inoltre disponibili a facilitare questo processo. Siamo dell’opinione che la guerra deve fermarsi, ma sino a che questo accordo non si verificherà dimostreremo il nostro rispetto per l’umanità e salveremo vite innocenti da ulteriori traumi o dalla morte. Possiamo e dobbiamo affermare che è possibile avere cura del popolo anche in tempo di guerra”.

I combattimenti intanto proseguono al nord ed il governo di Colombo afferma di aver inferto duri colpi al Ltte. Il portavoce dell’esercito, il generale di brigata Udaya Nanayakkara, ha affermato: “ Stiamo cercando di catturare Kilinochchi il prima possibile. Le operazioni militari procedono esattamente come pianificato”.