Migliaia di fedeli raccolti a Mariamabad per il 55° pellegrinaggio mariano nazionale
di Qaiser Felix
Nella folla anche musulmani che chiedono la grazia di un figlio o la guarigione.

Mariamabad (AsiaNews) -  Una folla di gente di ogni età, classe sociale e credo, ha affollato il villaggio di Mariamabad [la città di Maria, a 80 km da Lahore, ndr] in occasione del 55° pellegrinaggio nazionale, dal 3 al 5 settembre scorsi.

L'apertura ufficiale si è tenuta nel pomeriggio di venerdì, ma già dalla mattina presto migliaia di fedeli erano in coda per entrare nel santuario. "La gente si dispone in due file, una per gli uomini e una per le donne. Le code sono lunghe più di 150 metri. I pellegrini portano doni tradizionali: corone, ghirlande di fiori, collane di perle e dupata (stoffa con cui ci si copre il capo). Le due file non diminuiscono mai durante i 3 giorni del pellegrinaggio", ha detto ad AsiaNews p. Joseph, segretario del pellegrinaggio mariano. "Abbiamo aspettato 6 ore, ma volevamo assolutamente un contatto diretto con Maria all'interno del santuario", ha raccontato un pellegrino. "Faccio questo pellegrinaggio da 3 anni con i miei amici cristiani. Credo in Maria. Ultimamente non vado bene a scuola ma ho chiesto alla Madonna di aiutarmi e sono riuscito a passare un esame difficile. Continuerò a tornare", ha raccontato un giovane musulmano di 18 anni. "Io e mia moglie non riuscivamo ad avere figli. Ho pregato Maria e dopo 7 anni di matrimonio è arrivato mio figlio. Ora sono malato di epatite. Camminare e stare in piedi è diventato molto faticoso per me, ma continua a rimanere in fila per arrivare al santuario. Sono sicuro che Maria mi aiuterà", ha raccontato Younas Masih, 38 anni. "Una famiglia musulmana della mia zona mi ha dato del denaro da portare in dono a Maria", ha aggiunto.

P. Joseph, ha dichiarato che l'anno scorso sono arrivate 700mila persone e che ogni anno si registrano 50-75mila presenze in più. Chi ha parenti a Mariamabad si ferma più a lungo. Ogni famiglia ospita di solito dalle 30 alle 50 persone durante i 3 giorni. Intere famiglie si accampano con delle tende nei giardini intorno al santuario. I più ricchi si fermano per poco perché nel villaggio non ci sono buoni ristoranti o alberghi di lusso.

Mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore, ha presieduto all'inaugurazione ufficiale. Una processione partita dal santuario ha percorso le vie del villaggio per poi ritornare in chiesa.

L'arcivescovo ha benedetto i pellegrini, l'acqua del santuario e la chiesa. Una bambina ha poi incoronato ufficialmente la statua della Madonna. La St. Mary Academy di Marimabad  e suor Patricia Gill hanno organizzato la cerimonia. La sera p. Henry Paul, di Sialkot, ha celebrato con altri sacerdoti una messa. I pellegrini hanno partecipato alla funzione con molta devozione. Dopo la celebrazione, tutti i pellegrini si sono uniti in canti religiosi in onore di Maria.

Il tema di questo 55° pellegrinaggio – "Maria e la famiglia cristiana" – si è ispirato all' assemblea dei vescovi asiatici appena conclusa, dedicata appunto alla famiglia. Padre Naveed Akhter, sacerdote domenicano di Bhawalpur, in un messaggio speciale inviato in occasione del pellegrinaggio ha detto: "Maria è una speranza per tutti e la sacra famiglia un modello per i cristiani. L'amore della Madonna e l'obbedienza di Giuseppe a Dio, sono importanti punti di riferimento". Ha poi sottolineato l'importanza della preghiera all'interno del nucleo famigliare: "una famiglia che prega insieme rimane unita". P. Naveed ha riflettuto, infine, sul valore dell'amore nella coppia, "il matrimonio non è solo un contatto fisico, ma una relazione sacra".

In occasione del pellegrinaggio mons. Saldanha, ha  presentato un'edizione di audiocassette e cd in lingua locale con registrazioni di canti dedicati a Maria. La raccolta si intitola "Man De Dwara" (alla porta di Maria) ed è prodotta dalla Wave Studios, casa discografica che finanzia musica religiosa e diretta dalla conferenza episcopale del Pakistan.