Con Obama ritornano i finanziamenti pro-aborto
Il nuovo presidente ha revocato il blocco imposto per 8 anni da Bush. Obama ha anche promesso il finanziamento delle politiche Onu di controllo sulla popolazione. Movimenti pro-vita inviano messaggi di critica al presidente.

Washington (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente Usa Barack Obama ha di nuovo autorizzato il finanziamento a organizzazioni che praticano o promuovono l’aborto all’estero, sbloccando un veto posto dal suo predecessore George W. Bush. La decisione del neo-presidente, a soli 3 giorni dall’inizio del suo mandato, è stata presa poco dopo la conclusione di una marcia pro-life nella capitale, a cui hanno partecipato centinaia di migliaia di persone. La sera prima della marcia, il card. Justin Rigali di Philadelphia aveva presieduto un incontro di preghiera per la difesa della vita.

Secondo la parlamentare Virginia Fox, che ha preso la parola alla marcia, negli Stati Uniti sono stati uccisi “milioni di bambini non nati”.

Obama è un sostenitore dell’idea che il “non nato” non ha alcun diritto e che l’aborto può essere eseguito fino al nono mese di gravidanza. Il neo-presidente ha anche detto che ristabilirà gli aiuti finanziari americani al Fondo delle Nazioni unite per la popolazione. Bush li aveva bloccati perché alcuni programmi dell’organismo Onu erano legati a pratiche abortive e a sterilizzazioni forzate in Cina.

In passato Obama aveva promesso una totale liberalizzazione dell’aborto per “salvare la salute e la libertà delle donne”. Fra i suoi collaboratori è presente una forte lobby pro-aborto, fra cui Rahm Emanuel, capo dello staff alla Casa Bianca e Hillary Clinton, segretario di stato.

 

Il sito Lifenews.com ha lanciato anche una campagna fra i suoi lettori per inviare messaggi di critica a questa scelta del presidente Obama, contattando il seguente link:  http://www.whitehouse.gov/contact .