Per la festa del Capodanno tibetano, le autorità cinesi bloccano internet
Già proibito l’accesso agli stranieri, la regione è sempre più isolata dal mondo. Pechino ammassa soldati nella zona, pronti a reprimere ogni protesta.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – In vista del Capodanno tibetano (Losar), che cade il 25 febbraio, i residenti della regione denunciano che è stato del tutto interrotto internet, così da isolarli dal mondo. Negli ultimi giorni Pechino ha aumentato la massiccia presenza di polizia ed esercito in Tibet e nelle vicine zone di etnia tibetana, in Gansu, Sichuan e altrove. Da tempo ha già interdetto queste zone ai turisti stranieri.

Il Losar è la maggior festa per i tibetani, ma quest’anno molti hanno deciso di non festeggiarlo, per protesta contro la dura repressione dell’esercito cinese nel marzo 2008, che continua tuttora. Nel 2009 cade anche il 50mo anniversario dalla rivolta anticinese del 10 marzo 1959 repressa nel sangue e della conseguente fuga in esilio del Dalai Lama.

Le autorità cinesi hanno risposto al boicottaggio del Losar con arresti e intimidazioni. L’esercito cinese si è accampato alla periferia di Kangding (Sichuan), zona densamente popolata da tibetani, e pattuglia le vie della città.

A Lithang, contea di Kardze, una settimana fa sono stati arrestati oltre 24 tibetani, scesi in piazza per inneggiare al Dalai Lama e sostenere il “boicottaggio” per il capodanno. Per risposta la polizia, in tenuta antisommossa, ha istituito punti di blocco a Yajiang, città sulla via per Lithang.

Questo stretto controllo di polizia e il bando degli stranieri ha anche molto colpito l’industria del turismo, importante per molte zone della regione. La povera Kangding (Dardo per i tibetani) era una meta turistica abituale. Ma le notizie delle proteste e della repressione hanno spaventato i turisti creando ulteriori problemi all’economia locale.