Quaresima, tempo di perdono per lo Sri Lanka tormentato dalla guerra
di Melani Manel Perera
La conversione personale come prima risposta alle divisioni della società. Per il periodo che precede la Pasqua la Caritas-Sri Lanka SEDEC realizza un opuscolo dedicato a”l’armonia attraverso la riconciliazione”.

Colombo (AsiaNews) – “Anche noi siamo chiamati a caricarci ogni giorno delle croci della nostra vita e ad andare avanti, perdonare, abbandonare il passato e riconciliarci con noi stessi perché l’amore di Cristo ci chiama ad imitarlo”: è il cuore del messaggio per la Quaresima che la Conferenza episcopale dello Sri Lanka (Cbcsl) invia ai fedeli del Paese messo a dura prova dalla guerra tra l’esercito governativo e i ribelli del Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte).

Mons. Harold Anthony Perera, presidente della Commissione cattolica nazionale per la giustizia, la pace e lo sviluppo umano, considera i 40 giorni che precedono la Pasqua un’occasione privilegiata per il Paese tormentato dalla guerra, la divisione e la violenza. Per il presule, l’immedesimazione con la morte, passione e resurrezione del Signore sono il cammino necessario per superare l’esperienza traumatica che condividono molte vittime della guerra e il senso di disperazione e tristezza che pervade la società.

Come recita il titolo dell’opuscolo realizzato per la Quaresima dall’ufficio nazionale della Caritas-Sri Lanka  SEDEC,  “l’armonia attraverso la riconciliazione” è il mandato consegnato a tutti i fedeli dell’isola. Mons. Perera afferma che i cattolici srilankesi sono un “popolo pasquale”. La conversione a cui essi sono chiamati dall’esempio di Cristo e del suo amore al Padre è il primo contributo che possono portare alla riconciliazione della società “divisa e alienata dall’affermarsi di valori non cristiani di razza, lingua, potere e supremazia”.