Ruzzolone dei mercati asiatici. Tokyo chiude a meno 4%
Gli investitori sotto shock per le notizie che giungono dagli Usa. Una “morte lenta” dell’economia americana e mondiale. Tutte le borse chiudono in forte negativo. Shanghai a + 0,5. Caduta delle vendite di veicoli giapponesi e della produzione industriale in Corea del Sud.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Le borse dell’Asia chiudono in profondo negativo, dopo che l’economia Usa ha mostrato il peggiore rallentamento in un quarto di secolo.

Secondo analisti, gli investitori asiatici sono sotto shock per i dati diffusi il 27 febbraio scorso, che rivelano per il quarto trimestre 2008 una riduzione del Pil americano del 6,2%. Tale riduzione, peggiore di quanto gli economisti si attendevano, è la più grossa dal 1982.

Altri dati negativi si sono aggiunti oggi: l’Aig, il gigante assicurativo, ha dichiarato perdite per 61,7 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre 2008, la più grande perdita nella storia della compagnia.

La Hsbc, il colosso bancario europeo, ha riportato una perdita annuale del 70% nei profitti netti e ha dichiarato di voler raccogliere almeno 18 miliardi di dollari Usa vendendo nuove azioni.

In quella che alcuni analisti chiamano la “morte lenta” dell’economia Americana e mondiale, non stupiscono i risultati delle borse asiatiche.

In Giappone, il Nikkei è sceso del 4%; Hong Kong del 3,8%; Seoul del 4,1%. Taiwan segna una chiusura negativa del 2,9%; Singapore del 3,3%; Bangkok dell’1,13%; Bombay del 2%.

Unica piazza leggermente positiva è Shanghai con 0,51%.

A tutto ciò si aggiungono altre cattive notizie sull’Asia: in Giappone, lo scorso mese, la vendita di nuovi veicoli è scesa del 32%, l’abbassamento più drastico nel mese di febbraio dal 1974. La produzione industriale in Corea del Sud, in un anno è scesa del 25,6%.