Pesante crisi del modello tradizionale della famiglia vietnamita
di J.B. VU
Aumentano i divorzi e le famiglie nucleari. La preocupazoine per il guadagno fa diminuire quella per l’educazione dei bambini. Dall’anno scorso i vescovi raccomandano l'educazione familiare. Lettera pastorale del card. Pham Minh Man.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – La famiglia sta cambiando anche in Vietnam e sta perdendo i valori della sua tradizione. Una statistica condotta su 9.300 famiglie, comprendenti anziani, giovani, genitori e figli di 64 province e città mostra che il 20% sono afflitte da violenze e l’80% dei giovani di età tra i 15 e i 17 anni prende le decisioni da solo. Dal 2000 al 2009 ci sono 60mila casi di divorzi all’anno. Il dato aumenta sempre più per varie ragioni: per il 27% a causa di conflitti tra modelli di vita familiare e per il 25,9% a causa di adulterio. Poi ci sono ragioni economiche (13%), violenze (6,7%), salute (2,2%) e il vivere lontando dalla famiglia (1,3%).
 
Le famiglie divise non sentono la responsabilità di educare i figli. Molti padri e madri pensano che debbono preoccuparsi del denaro e quando sono prosperi di beni materiali possono compensare la mancanza di amore dei figli, che non hanno perché i loro genitori sono tropo occupati e ansiosi. La compensazione, però, non riguarda i bambini che hanno bisogno di essere amati, curati e al centro dell’interesse e nessuno può rimpiazzare i loro genitori. “Io - dice una donna – voglio che i miei figli divengano brave persone. Ma mi sento impotente nella situazione sociale, non ho tempo per prendermi cura di loro, neppure per mangiare insieme. Il ruolo della famiglia sta cambiando, si riduce la sua funzione educativa. Ciò porta insensibilita nei rapporti umani e mancanza di umanità nei confronti dell’altro. Si sta riducendo anche la cura delle persone all’interno della famiglia, perché ci si preoccupa di guadagnare più che di prendersi cura l’uno dell’altro”.
 
In tutto il Vietnam la famiglia sta cambiando. Dalla sua forma tradizionale muta in famiglie nucleari, con solo il padre o solo la madre, e porta a famiglie disgraziate e a bambini colpiti dalla “su tham lam” (avidità) degli adulti. La famiglia è la base della società; quando essa declina in moralità, nella società accade lo stesso. In tal modo, la tendenza porta degrado nelle strutture sociali e nella vita delle persone. Quando una famiglia non educa i figli, è duro che dia persone buone che sanno comportare bene nella società.
 
In questa reale situazione, dal 2008 i vescovi del Vietnam raccomandano l’educazione familiare. Il cardinale Pham Minh Man, arcivescovo di Saigon, ha rivolto la lettera pastorale del 2009 a tutto il popolo di Dio con idee fondamentali come: “se ogni famiglia cattolica tenta di costrire una famiglia e diviene scuola di valori come fede e amore verso Dio e delle virtù umane di onestà, giustizia, probità, lealtà, umanità e generosità in famiglia così come nella società, abbiamo il diritto d sperare in un futuro luminoso della Chiesa, dando il nostro attivo contributo ad una sana vita sociale”.