Mosca concede prestiti all’agricoltura della Mongolia
I due primi ministri hanno siglato nei giorni scorsi una serie di accordi economici. Mosca cerca di ripristinare rapporti privilegiati con Ulaan Baatar, dopo la crisi sovietica.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) – La Russia concederà alla Mongolia finanziamenti per il settore agricolo per 300 milioni di dollari (circa 220 milioni di euro). Lo ha detto il premier russo Vladimir Putin il 17 marzo a Mosca, al termine di un incontro con il premier mongolo Sanjaagin Bayar, che si aspetta di ricevere i primi 150 milioni entro il 2009.

I due leader hanno concluso accordi per la costituzione di una joint-venture (jv) per il settore ferroviario e per proseguire l’addestramento in Russia degli ufficiali dell’esercito mongolo. Nikolai Spassky, vicecapo dell’agenzia nucleare russa Rosatom, ha concordato con l’Agenzia mongola per l’energia nucleare la creazione di una jv per sviluppare il nucleare del Paese.

Esperti commentano che Mosca, nonostante la grave crisi economica interna, vuole proseguire una politica di aiuti ai governi esteri per ottenere vantaggi politici.

Da sempre la Mongolia ha stretti legami con Mosca, al punto che con l’Urss Ulaan Baatar era ritenuta la capitale della 16ma repubblica sovietica. I rapporti, diminuiti dopo il crollo del sistema economico sovietico, rimangono intensi e diverse ditte russe sono sempre state attive in Mongolia per sfruttare i giacimenti di carbone e metalli preziosi. Mosca rimane il primo partner commerciale di Ulaan Baatar, con scambi bilaterali pari a 1,3 miliardi di dollari nel 2008.

Nel 2003 il Cremlino ha annullato il debito della Mongolia verso la Russia, pari a 11 miliardi di dollari (oltre 8 miliardi di euro).