Sul sito vaticano in cinese, qualche censura da Pechino
di Wang Zhicheng
La Lettera del papa ai cattolici cinesi rimane inaccessibile. Ma il controllo è pressoché inutile. Molte notizie di siti cattolici oscurati – fra cui AsiaNews – riescono a passare attraverso il Firewall posto dal governo.

Pechino (AsiaNews) – Il sito del Vaticano in lingua cinese, lanciato ieri, è visibile quasi completamente dalla Cina, ma la Lettera del papa ai cattolici cinesi rimane ancora inaccessibile.

Ieri, festività di san Giuseppe, il Vaticano ha reso disponibile al sito www.vatican.va anche l’edizione in lingua cinese, con caratteri complessi (usati a Taiwan e Hong Kong) e con caratteri semplificati (usati nella Cina popolare). Fonti di AsiaNews affermano che  si riesce a leggere notizie sul pontefice, i suoi discorsi ai giovani, le catechesi del mercoledì, ma rimane inaccessibile la sua Lettera ai cattolici cinesi resa pubblica nel giugno 2007. Nel documento, pur con molta apertura e delicatezza, il pontefice rivendica per la Santa Sede l’ultima parola sulle nomine episcopali e afferma che l’Associazione patriottica, l’organismo di controllo sulla Chiesa, si fonda su principi contrari alla fede cattolica, sconfessandola di fatto. Fin dalla sua pubblicazione, la Lettera è stata bandita dalla Cina, la sua circolazione proibita e i siti internet che la portavano sono stati costretti a cancellarla. La censura è stata però inutile perché la Lettera è circolata in modo sotterraneo in tutte le comunità cattoliche.

Da anni Pechino cerca di dominare le informazioni sulla Cina riportate da siti stranieri, oscurandoli in modo completo o parziale. Fra i siti oscurati vi sono quelli della diocesi di Hong Kong, che riporta molti discorsi del card. Joseph Zen, vero campione della libertà religiosa in Cina, e il sito di AsiaNews. Ciò non toglie che i discorsi del card. Zen siano conosciutissimi in Cina e che le notizie di AsiaNews siano le più diffuse sui siti cattolici locali.