Si apre il summit del G20: tante critiche, tante richieste
L’incontro inizia alle 8.30 (ora locale) con una colazione di lavoro. Dovrebbe concludersi nel pomeriggio. Già pronta una bozza di accordo sulle piste da affrontare per la crisi economica. Continuano le manifestazioni di disoccupati, ecologisti, comunisti e anarchici. Ieri un manifestante è morto.

Londra (AsiaNews/Agenzie) – Comincia con una colazione di lavoro l’incontro del G20, che dovrebbe cercare soluzioni e proposte alla crisi economica mondiale, la peggiore dal 1929. Il summit è stato preceduto ieri da incontri informali fra i leader mondiali e da manifestazioni e proteste nel distretto finanziario della capitale britannica. Uno dei dimostranti è morto, Secondo la polizia, egli è morto per un infarto e non a causa degli scontri che sono avvenuti fra le forze dell’ordine e i migliaia di manifestanti.

Le dimostrazioni – che continuano oggi – sono motivate da problemi economici (molti sono disoccupati a causa della crisi), da cure ecologiche (che sperano la rinascita economica avvenga salvando il clima); da spinte ideologiche anarchiche e comuniste che proclamano la fine del capitalismo.

Circondati da un enorme cordone di sicurezza, anche fra i leader mondiali vi sono diverse aspettative e richieste. Francia e Germania esigono delle regole più precise nel sistema finanziario e non vogliono impegnare di più gli Stati per mantenere le banche; la Cina chiede un maggior peso dei Paesi in via di sviluppo; la Russia (e la Cina) domandano di rivedere il riferimento al dollaro come moneta mondiale; Stati Uniti e Gran Bretagna vogliono trovare partner con i quali condividere l’abisso della crisi da loro provocata, per riemergere tutti insieme.

All’incontro partecipano anche il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, che vorrebbero avere più fondi per aiutare i Paesi in via di sviluppo che più sono colpiti dalla crisi.

Nel pomeriggio si dovrebbe pubblicare una dichiarazione. Alcune voci dicono l’accordo fra i Paesi più ricchi è già imbastito: generico richiamo alla solidarietà; controllo degli “hedge funds”; lotta ai paradisi fiscali.

Intanto le borse asiatiche – forse confortate dall’incontro, o dalle migliori previsioni sull’industria americana in marzo, in leggero aumento – mostrano segni positivi: Tokyo +3,1; Shanghai +1,1; Hong Kong +5,3.

Il G20 raduna i Paesi con le economie più sviluppate, che corrispondono al 90% del Pil mondiale, all'80% del commercio e ai due terzi della popolazione del pianeta.