L’Onu chiede alle Tigri tamil di arrendersi
Pressioni anche sul governo di Colombo perché “rispetti il diritto umanitario internazionale”. Condanne dei ribelli anche da Cina e Russia. L’India invita alla soluzione politica del conflitto per assicurare ai tamil “una vita degna nel contesto della società dello Sri Lanka”. Immagini satellitari diffuse dagli Usa mostrano che nella zona di guerra sono ancora intrappolati centinaia di migliaia di civili.
New York (AsiaNews/Agenzie) - “Chiediamo che Ltte [Liberation Tigers of Tamil Eelam, ndr] deponga immediatamente le armi, rinunci al terrorismo, permetta un’evacuazione dei civili che rimangono nell’area del conflitto coordinata dall’Onu, e aderisca al processo di soluzione politica”. Ad affermarlo è Claude Heller, presidente di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, dopo la riunione informale del principale organismo del Palazzo di Vetro. L’Onu “condanna con forza Ltte per l’uso dei civili come scudi umani” e “insiste che il governo dello Sri Lanka rispetti il diritto umanitario internazionale permettendo l’accesso degli aiuti ai rifugiati”.
 
Francia e Gran Bretagna stanno verificando la possibilità di inviare imbarcazioni per l’evacuazione dei civili via mare. Cina e Russia hanno condannato l’azione dei ribelli. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha affermato che “i governanti dello Sri Lanka sanno che il mondo intero è molto rammaricato” per le “sofferenze indicibili” che il conflitto sta causando ai civili.
 
Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha incontrato alcuni ministri del governo di New Delhi per discutere la situazione della vicina isola. Al termine della riunione straordinaria, il ministro degli esteri, Pranab Mukherjee, ha definito “barbariche” le violenze perpetrate dal Ltte ai danni della popolazione tamil e affermato: “L’unica soluzione possibile verrà dell’impegno politico per discutere la reale preoccupazione per il popolo tamil a cui va assicurata una vita degna nel contesto della società dello Sri Lanka”.
 
La guerra intanto prosegue e con essa la fuga disperata di migliaia di civili. Il ministero della Difesa di Colombo parla di oltre 100mila rifugiati scappati dalla zona di conflitto. L’esercito di Colombo afferma di aver ridotto a 12 chilometri quadrati l’area di scontro con i ribelli Tamil. Immagini satellitari diffuse dal dipartimento di Stato americano mostrano che nella zona del conflitto rimangono ancora migliaia di civili: secondo alcune stime si tratta di almeno 120mila persone.