La Cina accresce le riserve d’oro
Esperti ritengono che Pechino voglia ancora aumentare la riserva aurea sino a 5mila tonnellate, per tutelarsi per la crisi globale e contro la possibile svalutazione del dollaro. Ora ha oro per circa 31 miliardi di dollari, ma riserve di valuta estera per 1.950 miliardi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina dal 2003 ha accresciuto del 76% le sue riserve di oro, portandole da 600 tonnellate alle attuali 1.054 (quinta maggior riserva mondiale), secondo i dati comunicati oggi da Hu Xiaolian, capo dell’Amministrazione statale per il cambio estero.

La notizia ha subito causato un balzo di circa l’1% della quotazione dell’oro, pagato oggi a Singapore 911 dollari l’oncia, rispetto ai 337 dollari del 2003.

Sono anni che circolano indiscrezioni sul continuo acquisto di oro da parte di Pechino, che vuole così porsi al sicuro da possibili crolli delle valute estere di riferimento, anzitutto il dollaro Usa. Esperti osservano che tale annuncio fa ritenere che la Cina intenda acquistare ancora altro oro, a dimostrazione di una progressiva perdita di fiducia verso la valuta Usa, come pure per confermare il suo ruolo di superpotenza mondiale.

Hou Huimin, vicesegretario generale della China Gold Association, ritiene che la Cina potrebbe voler arrivare a 5mila tonnellate d’oro.

La Cina ha la maggior riserva mondiale di valuta estera, stimata al 31 marzo pari a 1.950 miliardi di dollari. Il valore della sua riserva aurea è stimato pari a circa 30,9 miliardi di dollari.

In caso di svalutazione delle monete di riferimento, l’oro potrà mantenere il proprio valore effettivo. La Banca centrale europea ha raccomandato alle banche centrali degli Stati membri di avere almeno un 15% delle riserve in oro, ma i Paesi asiatici ne tengono una percentuale inferiore.