La Thailandia, 31° Paese con infezione suina. L’Oms difende la sua allerta
di Weena Kowitwanij
Il Ministro della sanità da Bangkok rassicura sulle misure di prevenzione, dopo la malattia di 2 thai provenienti dal Messico. L’Oms parla sempre di pandemia: gli infetti sono divenuti 5 mila. Casi anche a Cuba e Finlandia. Un nuovo caso sospetto in Cina.

Bangkok (AsiaNews) – Due thailandesi tornati dal Messico il 9 e il 12 maggio scorso sono i più recenti infetti nell’epidemia di influenza suina. Il primo, dopo aver avuto febbre alta, ora sta bene; l’altro è sotto cura dei medici. Vitaya Kaewparadia, ministro della Sanità ha assicurato la popolazione e ha detto a tutti di “non preoccuparsi sulle misure di controllo”. La dott.ssa Maureen Birmingham, rappresentante locale dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha annunciato che la Thailandia è il 31mo Paese ad essere colpito dalla pandemia. Ella ha anche affermato di non essere certa della severità dell’epidemia, se il livello di allerta dovrebbe essere elevato a 6 (il più alto) o rimanere al n. 4.

L’Oms ha alzato a livello 5 l’allerta due settimane fa, dicendo che una pandemia era “imminente”, dopo che in Messico e Stati Uniti sono avvenuti trasmissioni da uomo a uomo dell’influenza di H1N1.

Ieri da Ginevra, Keiji Fukuda, vice-assistente del direttore generale dell’Oms, ha difeso ancora una volta la scelta di innalzare al n. 5 il livello di allerta, dicendo che il numero degli infetti è ormai giunto a 5 mila e che, oltre alla Thailandia, anche Cuba e la Finlandia registrano i loro primi casi di influenza dal virus.

Anche la Cina, che ha messo in atto misure enormi di prevenzione, registra un altro caso sospetto di influenza suina. Un uomo dello Shandong, giunto dal Canada la scorsa settimana, è ricoverato a Pechino con i sintomi dell’influenza. Se confermato, sarebbe il secondo caso di infezione in Cina.