Vietnam, convento cattolico demolito dal governo
di J.B. An Dang
L’edificio a due piani ospitava i religiosi dell’ordine della Sacra Famiglia di Banam. Altare e statue votive gettate nella spazzatura. I beni ecclesiastici sequestrati dalle autorità per trasformarli in hotel o resort per turisti. Leader cattolici denunciano la violazione della libertà religiosa nel Paese.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Il convento dei Fratelli della Sacra Famiglia di Banam, a Long Xuyen, è stato demolito per ordine del governo. La conferma arriva dal portavoce della diocesi di Long Xuyen – capoluogo della provincia di An Giang, nel sud del Vietnam – che parla di un “ordine improvviso” di abbattimento emesso dalle autorità locali. Una fine analoga a quella subita di recente dal monastero delle Suore di San Paolo di Chartres, a Vinh Long, provincia del delta del Mekong.
 
Il convento è stato costruito nel 1971 ed era ancora in buone condizioni; realizzato su una struttura a due piani, esso ospitava i sacerdoti dell’ordine della Sacra famiglia. L’altare e le statue votive sono state gettate nella spazzatura. La sua demolizione ha destato “stupore” fra i leader cattolici vietnamiti, che ancora oggi non sanno i motivi alla base dell’abbattimento e gli utilizzi futuri del terreno sul quale sorgeva il monastero. Diverse proprietà ecclesiastiche sono state riconvertite a hotel e resort per turisti.
 
I cattolici vietnamiti non nascondo la preoccupazione per il giro di vite imposto dal governo. Da mesi la leadership comunista ha avviato una campagna contro la comunità cattolica, sequestrando beni e proprietà, diffamando sacerdoti e religiosi che si battono a protezione dell’ambiente e limitando di fatto la libertà di culto. Il 21 maggio scorso Nguyen Thanh Xuan, vice-capo del governo per gli Affari religiosi, ha confermato che “non verranno restituiti beni e proprietà alla Chiesa cattolica o altra organizzazione religiosa”. La demolizione del convento è un ulteriore segnale di allarme per la libertà religiosa in Vietnam.
 
La Congregazione dei Fratelli di Banam è stata fondata nel 1931 da mons. Valentin Herrgott, vicario apostolico in Cambogia. Nel 1970, dopo il colpo di Stato contro re Sihanouk e l’ascesa al potere del governo filo-occidentale guidato da Lon Nol, i responsabili hanno deciso di trasferire la sede dell’ordine nel vicino Vietnam, nella diocesi di Long Xuyen.
 
Nel 1984 tutti i membri dell’ordine sono stati arrestati con l’accusa di “attività contro-rivoluzionarie” e il loro convento è stato chiuso. I sacerdoti sono stati imprigionati per anni senza nemmeno un processo. Più volte la congregazione ha chiesto giustizia protestando contro l’arresto dei religiosi e chiedendo la restituzione della proprietà, senza risultato.