Cresce la vendita di auto in Cina: quasi del 50% in un mese
In molti Paesi sviluppati le vendite sono in calo. Esperti ritengono che il dato dipenda anzitutto dai finanziamenti statali per il settore. Stime ottimistiche dello Stato circa la crescita economica 2009: +8%.

Shanghai (AsiaNews/Agenzie) – La vendita di autoveicoli in Cina è cresciuta del 36,5% a giugno rispetto al giugno 2008, pari a +1,14 milioni di veicoli. L’aumento delle vendite è stato addirittura del 48% se riferito ai soli veicoli passeggeri senza considerare autobus e autocarri. Ma gli industriali dicono che dipende anzitutto dai robusti finanziamenti concessi dallo Stato e che è ancora lontana una ripresa strutturale del settore.

La China Association of Automobile Manifactures (Caam) ha detto oggi che nel primo semestre 2009 sono stati venduti 6,1 milioni di veicoli, record per un periodo di 6 mesi e +17,7% rispetto al 2008. Al contrario la domanda di veicoli è molto scesa nell’America del Nord e in altri Paesi sviluppati: negli Usa le vendite sono crollate del 35% a giugno, con vendita di “appena” 9,69 milioni di auto e camion leggeri. La Cina ha così superato gli Stati Uniti come prima Nazione produttrice di auto.

Peraltro la Caam ricorda che il risultato dipende dagli incentivi approvati dal governo per l’acquisto di auto, quali tagli alle imposte per la vendita di veicoli e sussidi ai commercianti per ritirare i veicoli vecchi. Sarà necessario verificare l’andamento del settore quando saranno esauriti tali finanziamenti. Il comparto rimane debole anche perché non c’è stata alcuna ripresa negli ordini esteri e nelle esportazioni di veicoli. Nel settore ci sono circa 55.200 fabbriche nella regione del Delta del Fiume delle Perle, di imprese di Hong Kong, deputate a produrre parti di autoveicoli. Molte di queste fabbriche hanno chiuso, dopo il crollo delle esportazioni anche in questo campo.

Il governo cinese continua, comunque, a manifestare grande fiducia in una prossima ripresa del Paese. Oggi il Centro di informazione statale, che opera sotto la Commissione per la riforma e lo sviluppo nazionale, ha indicato una crescita prevista dell’8% nel 2009, che appare trainata soprattutto dai finanziamenti pubblici e dall’aumento dei consumi interni.